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I riders a Deliveroo: “Non accetteremo l’umiliazione del cottimo”

E’ il messaggio spedito da Union dopo una “curiosa” schermata apparsa nell’app di lavoro. In aeroporto sciopero targato Sgb alla Gh. E Noi Restiamo segnala: manifesti con il volto di Soumaila su sede Lega e Regione.

08 Giugno 2018 - 12:22

Deliveroo ha intenzione di spingere i riders a passare ai nuovi contratti a cottimo pieno? E’ il rischio segnalato da Riders Union sulla base di un episodio, raccontano, che si è verificato un paio di giorni fa quando “è comparsa questa ‘curiosa’ schermata quando abbiamo provato ad effettuare il log-in prima di entrare in turno. In barba alle attuali condizioni contrattuali di pagamento orario, abbiamo proprio avuto l’impressione che Deliveroo volesse forzarci a passare ai nuovi contratti a cottimo pieno, nonostante il rider support abbia subito tentato di ‘tranquillizzarci’ dicendo che si trattava soltanto di un bug.  Con tutta probabilità, invece, si è trattato di un’involontaria ‘fuga di notizie’ o peggio di un breve ma significativo test sulla nostra pelle che non ci fa prospettare niente di buono rispetto alla futura in/voluzione per i rider del canguro. Rifiutiamo categoricamente queste formule retributive umilianti e schiavistiche, e non accetteremo in silenzio che da un giorno all’altro ce le impongano, con o senza preavviso. Ecco cosa vuol dire lavorare per un padrone che non riconosce le organizzazioni dei lavoratori! Per questo continueremo a mobilitarci nelle prossime settimane!”.

Oggi intanto è giornata di sciopero per i lavoratori aeroportuali della Gh: l’astensione del lavoro, spiega l’Sgb, è stata indetta “per rimandare al mittente la disdetta unilaterale da parte dell’azienda di tutti gli accordi integrativi che per i lavoratori comporta un taglio agli stipendi di circa 3.500 annui lordi. Quello che l’azienda con una mano toglie con l’altra promette di “restituire” in minima parte, praticamente le briciole, ai lavoratori a tempo determinato. Tutto questo avviene nonostante, in questi anni, la produttività sia aumentata enormemente e i numeri forniti dalla controparte, ad oggi non siano stati supportati da bilanci o documenti ufficiali. Respingiamo pertanto il tentativo di creare lavoratori di serie a e b, rivendicando la stabilizzazione di tutti i precari e unendo nella lotta quello che azienda e sindacati complici cercano di dividere. Lo sciopero è indetto anche contro i continui ritardi ed errori nei conteggi delle buste paghe e a favore della democrazia sindacale. I lavoratori devono essere liberi di scegliere da quali sindacati e delegati farsi rappresentare. Rivendichiamo inoltre il diritto di assemblea e quello di sciopero già pesantemente limitato dalla legge 146 e dagli interventi autoritari della cosiddetta commissione di garanzia. Quello del giorno 8 è solo la prima azione di sciopero a sostegno della difesa di diritti e dignità dei lavoratori dell’aeroporto di Bologna, una lotta che continuerà fino al raggiungimento dei nostri obbiettivi. Uniti si vince!”.

Infine, nei giorni scorsi sono apparsi dei manifesti su una sede della Lega e sotto la sede della Regione in viale Aldo Moro (“Dove presiede il governo regionale del Pd di Minniti e dove il gruppo consiliare del M5S ha costruito un piccolo baluardo”) con la scritta “Ucciso dalla propagada di governo” e il volto di “Soumaila Sacko, 29 anni, maliano, bracciante e sindacalista dell’Usb”, spiega Noi Restiamo su Facebook. E proprio per il lavoratore morto in Calabria, Usb, che ha indetto una manifestazione nazionale per il prossimo 16 giugno a Roma, fa sapere che sono in corso in queste ore scioperi alla Toyota, alla Fabio Perini, alla Euroricambi.