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I dissidenti Eritrei: “Ci avete tradito!”

Centinaia in piazza. Frascaroli si scusa a nome del Comune per aver concesso il Parco Nord ma tace sull’operato della polizia che stamattina ha censurato la protesta.

05 Luglio 2014 - 18:58

Manifestazione Eritrea democratica in piazza Maggiore (foto Zic)Sono centinaia i manifestanti eritrei arrivati in piazza Nettuno nel pomeriggio di oggi, dopo un lungo corteo dal Parco Nord. Delegazioni sono arrivate da diversi paesi, tra cui Germania, Reggio Unito, Svizzera e Norvegia. Dopo aver presidiato piazza Nettuno, si sono spostati sul palco del Cinema ritrovato, dove dopo una performance teatrale si sono susseguiti gli interventi contro la kermesse filo-dittatura in corso in questi giorni.

“C’è un detto, in Eritrea, – racconta dal palco un’attivista della comunità eritrea – che dice: prima vennero gli italiani e ci dissero: ‘mangiate e non parlate’, poi gli inglesi che dissero: ‘parlate e non mangiate’, perché si portarono via tutto. Poi gli etiopi: ‘non parlate e non mangiate’, perché ci tolsero la lingua. Ma al proverbio bisogna aggiungere che questo dittatore ci dice: ‘non mangiate, non parlate e non esistete!’ In Eritrea la dittatura più brutale del mondo, non ci sono diritti”.

Non sono certo mancati i riferimenti ai gravi fatti di questa mattina: “Io ringrazio l’assessore Frascaroli – che era intervenuta prima sul palco – per essersi è scusata a nome del Comune per avere permesso il festival, ma voi italiani ci avete tradito: perché fate affari con il dittatore? Perché il vostro sottosegretario agli Esteri è andato in visita dal governo Eritreo? E perché la Questura di Bologna ci ha impedito di parlare?”

Tra gli interventi successivi, quelli del Coordinamento Migranti: “Condividiamo questa lotta perché sappiamo che dove non c’è libertà di lottare c’è oppressione e sfruttamento. Ci aspettiamo che il Comune condanni il comportamento delle forze dell’ordine che stamattina con la scusa di proteggere i dissidenti ha impedito loro di parlare”. Secondo il Tpo: “Le forze dell’ordine hanno censurato il presidio, è vergognoso”. Come altri in precedenza, l’intervento del Tpo ha ricordato inoltre i drammi, nel mediterraneo e altrove, a cui vanno incontro i migranti che dall’Eritrea, come da tanti altri paesi, cercano di raggiungere l’Europa.