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Hobo: “Carlo è libero!”

Assolto per mancanza di prove l’attivista arrestato alla contestazione di Salvini al Savoia. Intanto alcuni giorni fa la Procura ha chiesto una ventina di rinvii a giudizio per lo sgombero del Community Center nel 2004.

28 Gennaio 2016 - 18:13

h“Con gioia annunciamo che questa mattina Carlo è stato finalmente e definitivamente assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale conseguente all’arresto dello scorso 20 novembre”. Lo scrive Hobo in una nota. “In quella occasione – prosegue il testo – durante folli cariche di Polizia e Carabinieri, Carlo veniva arrestato e costretto a passare la notte nella camera di sicurezza della questura semplicemente perché antifascista e antirazzista. Come tale infatti, con forza e determinazione, era presente quel giorno davanti all’Hotel Savoia per contrastare l’ennesima provocazione del fascioleghista Salvini nella nostra città, unito agli speculatori dei bisogni sociali di Confabitare e ad esponenti del governo Renzi; anche quel giorno questura e amministrazione cittadina hanno fatto sfoggio di tutta la loro insensata e smisurata gestione, dettata solo dalla paura del dissenso sociale”.

Riferisce il collettivo che
 “in questura Carlo veniva più volte colpito da alcuni agenti della Digos, come avevamo a suo tempo reso pubblico attraverso le foto che riportavano le ferite. A dimostrazione dell’operare totalmente fuori controllo della Questura, ma anche e soprattutto della determinazione della Bologna degna per cui il ‘Mai con Salvini’ è agire politico senza mediazioni, Carlo viene rilasciato già in direttissima lo scorso 21 novembre per insufficienza di prove di colpevolezza, e questa mattina viene definitivamente assolto”.

Secondo Hobo “E’ una sconfitta pesante per la Digos e per la questura che si vede sbattere in faccia, per l’ennesima volta, il fallimento dei loro piani e dei loro arresti mirati (Carlo infatti era già sottoposto a misure cautelari perché NoTav), tant’è che alla fine è la stessa procura a dover chiedere l’assoluzione perché il fatto non sussiste, senza nemmeno prendere in considerazione le nuove prove portate dalla Digos questa mattina di fronte al giudice, essendo queste ultime solo foto che non dimostravano nulla se non la partecipazione di Carlo alla manifestazione”.

Sabato scorso, invece, era arrivata la notizia della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura nei confronti di una ventina di attivisti di Hobo stessa, per resistenza a pubblico ufficiale e altre ipotesi di reato, in relazione allo sgombero del Community Center di via Filippo Re del 7 ottobre 2014.