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Ha paragonato gli abortisti ai mafiosi, prete mantiene il suo posto di prof

La Facoltà teologica, istituzione della Chiesa di Bologna, non mostra intenzione di interrompere il corso tenuto dal sacerdote autore negli scorsi giorni di un improponibile intervento su Facebook.

23 Novembre 2017 - 11:24

Cattedrale di San Pietro (foto Artsuaga)“Ha più morti innocenti sulla coscienza Totò Riina o Emma Bonino?”. A assimilare al capomafia recentemente scomparso la leader radicale protagonista negli anni ’70 della lotta che portò alla legalizzazione dell’interruzione di gravidanza è stato, alcuni giorni fa su Facebook, un prete, Don Francesco Pieri, che a quanto pare potrà serenamente continuare a svolgere il suo lavoro di insegnante alla Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna (Fter), nonostante il clamore e le polemiche suscitate dal suo intervento.

L’istituto di piazzale Bacchelli, che fa capo all’arcidiocesi, non sembra avere per ora alcuna intenzione di interrompere il corso di storia della Chiesa antica che sta svolgendo e il rettore Bulgarelli rinvia a una futura valutazione del Consiglio di facoltà. Il portavoce della facoltà stessa si mantiene sul “no comment”, adducendo che “don Pieri non è un docente strutturato. È un professore incaricato per determinati corsi, quindi le sue posizioni non coinvolgono la Facoltà”. E poi, ammette, “il nostro codice deontologico al momento non prevede situazioni come queste”. Nessun commento neanche dall’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, che evita di presentarsi alla conferenza stampa organizzata dalla Facoltà.

L’episodio segue di pochi giorni quello delle dichiarazioni sessiste e razziste rilasciate da un parroco di San Donato in merito allo stupro denunciato da una ragazza.