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Grecia / Al via il piano di respingimento migranti

Come voluto dall’accordo firmato a Bruxelles con la Turchia, i rifugiati che al momento della richiesta d’asilo sono considerati irregolari vengono cacciati oltre al confine europeo. Scontri al Brennero alla manifestazione per l’apertura delle frontiere.

04 Aprile 2016 - 18:55

(da Radio Onda d’Urto

Foto Zic.it Sono già oltre 200 i migranti deportati dalla Grecia in Turchia. 202 per la precisione le persone vittime dell’infame accordo tra Ue e Turchia: nelle prime ore della mattina 136 hanno dovuto lasciare Lesbo, mentre 66 Chios, tutte rispedite oltre le mura della Fortezza Europa. Sarebbero in gran parte provenienti dal Pakistan.

Sono circa 4.000 gli immigrati ancora bloccati sulle isole greche dallo scorso 20 marzo, quando l’accordo tra Bruxelles e la Turchia è entrato in vigore. Ieri a Chios collettivi antirazzisti e residenti hanno protestato contro le deportazioni pianificate. Ci sono stati anche fronteggiamenti con la polizia che ha disperso i manifestanti utilizzando lacrimogeni e manganelli. Anche a Idomeni rimangono bloccate oltre 10 mila persone.

Intanto sarebbero atterrati invece ad Hannover, in Germania, il primo gruppo di 16 rifugiati siriani partito dalla Turchia per essere ricollocati in Europa nell’ambito dell’accordo che prevede un ricollocamento in Ue per ogni deportazione in Turchia. Un altro gruppo di 35 siriani è atteso sempre oggi in Germania.

Anche in Italia ieri da segnalare la repressione della polizia austriaca, che ha fronteggiato oltre mille antirazzisti al Brennero impegnati in una manifestazione per chiedere che siano aperte le frontiere, blindate da Vienna per impedire ai migranti che sbarcano in Italia di raggiungere altri paesi del nord Europa. La manifestazione “#overthefortress” al confine austriaco-italiano, lanciata dalla rete “Agire nella crisi”, si è mossa dalla stazione al confine del Brennero, dove la polizia austriaca ha impedito con gas urticanti e manganelli lo sfondamento da parte dei manifestanti.