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”Grave sovraffollamento” all’hub di via Mattei

Nella struttura 900 persone, di cui 400 tra tende e container. Ottanta sono minori non accompagnati: “Illegale, il Comune intervenga”, commenta il Tpo, che denuncia anche che è stato negato l’accesso a un attivista.

25 Luglio 2017 - 16:46

A un attivista di Làbas e Tpo stamattina è stato negato l’accesso all’hub di via Mattei, visitato stamattina da un parlamentare di Sinistra Itlaiana e da una consigliera di Coalizione civica.

A notificare il divieto, si legge in un post su Facebook del centro sociale di via Casarini, “una nota arrivata direttamente dal Ministero dell’Interno: è surreale che a Bologna ci siano queste restrizioni, evidentemente per celare le contraddizioni che si nascondono dentro l’hub”.

Prosegue il Tpo: “Finita la visita, in conferenza stampa abbiamo evidenziato, insieme ad altre realtà che compongono la rete cittadina ‘Bologna accoglie – No one is illegal’, le condizioni di sovraffollamento in cui vivono i tantissimi migranti. Il dato più allarmante è la presenza di 80 minori non accompagnati nella struttura, che per legge non dovrebbero essere nell’hub, alcuni qui da 10 mesi. È evidente che non è una situazione emergenziale, come si giustificano i vari enti, ma una vera e propria condizione strutturale (per la quale non viene neanche garantita l’apertura delle tutele sui minori) con evidenti responsabilità delle istituzioni (Prefettura e amministrazione comunale in primis). Il comune di Bologna dovrebbe farsi carico di questa situazione e vorremmo avesse il coraggio di rispondere”.

Complessivamente l’hub ospita al momento 900 persone, di cui 300 persone vivono nei container, un centinaio in tenda. La delegazione, al termine della visita, ha denunciato inoltre come non ci siano più spazi ricreativi né una mensa: gli ospiti fanno la fila con il vassoio e poi mangiano sedendosi per terra da qualche parte.