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Granarolo, LegaCoop cede: incontrerà i SiCobas

Oggi presidio sotto la sede della lega delle cooperative, confermato lo sciopero della logistica di venerdì, e i facchini saranno anche al corteo dei migranti di sabato.

26 Febbraio 2014 - 19:59
Una protesta negli scorsi mesi davanti a LegaCoop (foto da twitter @CuaBologna)

Oggi una trentina tra facchini licenziati da Sgb e solidali hanno manifestato sotto la sede di Legacoop, chiedendo “dimissioni subito per il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che non riesce a garantire neanche 51 disoccupati, figuriamoci due milioni e mezzo”. E alla lega delle cooperative i SiCobas hanno strappato un incontro, in prefettura, dopo gli inutili tentativi del rappresentante del governo di sbloccare la situazione.

I facchini hanno tuttavia già deciso di ripartire con la mobilitazione: “Le nostre proteste si fermeranno solo quando tutti saranno riassunti”. Per venerdì è confermato lo sciopero nazionale della logistica, mentre sabato i lavoratori parteciperanno al corteo dei migranti che partità alle 15 da Piazza dell’Unità. Peraltro, al sindacato il prefetto ha chiesto di sospendere blocchi e manifestazioni: “Una proposta offensiva” secondo il Laboratorio Crash.

Intanto Social Log ha fatto sapere che “Sos Rosarno manda a Bologna un bancale straordinario di arance da rivendere per finanziare la cassa di resistenza dei facchini in lotta contro i licenziamenti delle cooperative dello sfruttamento in appalto a Granarolo”, la distribuzione avverrà negli spazi di via Masini.

E quella della Granarolo non è l’unica vertenza destinata a scaldarsi: “C’è quella della Camst – informa il sindacato – e stiamo analizzando le buste paga di un altro grosso gruppo: ci sono numerose irregolarità”. Insomma, “il ministro Poletti metta prima le cose a posto in casa sua…”.