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G7 in Sicilia, Crash: attivista lontano da Catania per un anno

Per aver partecipato ad una contestazione contro Renzi e alle mobilitazioni per la casa. “Inaccettabile limitazione delle libertà personali e di esercizio del dissenso pubblico per isolare le lotte nei contesti che più ne hanno bisogno”.

16 Maggio 2017 - 13:25

“In queste ore è stato consegnato ad un nostro militante il divieto di recarsi nella provincia di Catania per ‘un congruo periodo di tempo’, quantificato in un anno, da parte della questura di Catania su consegna della digos di Bologna. Nell’ordinanza della questura di Catania si fa esplicito riferimento all’imminente ‘evento G8′ (da notare la conoscenza dell’attualità e della geopolitica dei questurini catanesi), e il nostro compagno è stato interessato dall’ordinanza in quanto partecipante ad una contestazione contro Renzi alla festa dell’unità a Catania e per la sua generosa partecipazione alle iniziative di lotta nella sua città”. Lo rende noto Crash, aggiungendo che “siamo a conoscenza che in queste ore anche altri attivisti sociali e militanti antagonisti sono stati colpiti in tutta Italia da iniziative molto simili. A loro va tutta la nostra solidarietà”.

Continua il comunicato del centro sociale: “Prendiamo l’occasione per denunciare questi gravissimi episodi repressivi, coerenti con i dispositivi attuati dal ministero degli interni contro gli attivisti dei movimenti sociali che lo scorso 25 marzo si stavano recando a Roma per contestare l’anniversario della Ue, impegnandoci a far sì che le aggressioni alla libertà di espressione attuati dal ministro Minniti non diventino norma nella nostra società. E’ inaccettabile questa limitazione delle libertà personali e di esercizio del dissenso pubblico volto ad isolare le lotte nei contesti sociali che più ne hanno bisogno! Tutto ciò avviene mentre i nuovi dispositivi di controllo e repressione del territorio stanno già mietendo le prime vittime e aumentando la sofferenza sociale di migranti ed esclusi della nostra società. Ai collettivi e ai movimenti sociali che si stanno battendo in questi giorni per far fronte a tanta ingiustizia va la nostra piena solidarietà e la promessa che ce la metteremo tutta per non far passare sulla pelle di tanti uomini e donne queste infami ordinanze. Libertà di movimento subito!”.