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G7, doppia contestazione in Università

Cua a San Giovanni in Monte: “Galletti non è il benvenuto”. Hobo porta 60 chili di letame in rettorato: “Il loro red carpet è stato così cosparso di quella merda che ogni giorno producono”.

06 Giugno 2017 - 13:55

Dopo la prima contestazione di ieri sera fuori dalla Cineteca, continua la mobilitazione a Bologna contro  il G7 dell’ambiente. Stamattina a fare da scenario alle proteste è stata l’Università. Come annunciato, il Cua ha manifestato fuori dalla facoltà di Storia a San Giovanni in Monte “perché riteniamo inaccettabile la presenza di Galletti in Università. Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, sostenitore del nucleare e firmatario di progetti come il Tap e la Tav, Galletti è insostenibile nei nostri territori!”, hanno scritto gli attivisti su Facebook.

Hobo, invece, ha messo a segno un blitz in rettorato: “In questi giorni Bologna è sottoposta all’invasione di pericolosi criminali. Sono pochi ma estremamente efferati, si fanno chiamare G7, costituiscono la cupola delle sette potenze più industrializzate del mondo. Invadono la nostra città per dire che è giusto devastare l’ambiente, saccheggiare i territori, inquinare il pianeta, ridurci in miseria, costruire il Tav e il Tap, depredare le popolazioni e arricchire gli speculatori. Il Pd ha messo l’intera città al servizio degli invasori, con concerti, cene di gala, hotel di lusso, passerelle e sfilate retoriche. I soldi usati tanto sono sempre i nostri. Gran cerimoniere è l’ineffabile ministro dell’ambiente Galletti, oppositore del referendum sull’acqua e sostenitore del family day, da decenni trombato e riciclatosi di poltrona in poltrona, dai democristiani al governo tecnico di Monti, fino alla corte di Renzi e Gentiloni. Non poteva perdere l’occasione per trovare il suo posticino sotto i riflettori il rettore Ubertini, già distintosi in questa sua prima parte del mandato per i servigi offerti all’aziendalizzazione del sapere, la semi-occupazione militare dell’università e le sospensioni degli studenti critici. Ma questa mattina, nel bel mezzo dello show, Ubertini e Galletti hanno trovato una sorpresa, quando e dove non se la aspettavano: 60 kg di letame sono stati scaricati dentro il regno di Ubertini, quel rettorato da cui promanano editti imperiali e codici etici. Il loro red carpet è stato così cosparso di quella merda che ogni giorno producono. A dimostrazione che non solo non ci avrete mai come volete voi, ma non ci avrete mai nemmeno dove volete voi”.