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Francia / Zyed e Bouna, “non dimentichiamo, non perdoniamo”

Nessuna giustizia per i due ragazzini morti dentro una centralina elettrica mentre scappavano dalla polizia: assolti due agenti accusati di non aver sorvegliato sulla loro incolumità. Fu dopo quei fatti del 2005 che scoppiarono le banlieus.

19 Maggio 2015 - 18:58

foto da paris-luttes.info Di Babba Urra

Il 27 ottobre 2005, due ragazzini della banlieu parigina muoiono fulminati dentro una centralina elettrica mentre cercano di scappare dalla polizia. Dopo quasi dieci anni da quel giorno, la Francia ha messo un punto ha questa storia dichiarando assolti i due flics (sbirri).

Si chiamavano Bouna e Zyed. Avevano 15 e 17 anni e vivevano nella periferia nord est di Parigi. In quella cintura fatta di palazzoni in cemento armato alti quindici piani meglio conosciuta come “banlieu”.

Erano inseguiti dalla polizia, per questo la sera dell’incidente, i due ragazzi cercano riparo dentro un trasformatore elettrico costruito dentro ad un cantiere. A causa di una scarica elettrica, Zyed e Bouna muoiono in pochi istanti. Con loro anche un altro ragazzo che, nonostante le gravi ustioni sul corpo, fortunatamente riesce a mettersi in salvo. Quell’autunno, fu proprio la morte di Zyed e Bouna a provocare le dure proteste nella banlieu parigina. Per settimane infatti, la capitale francese divenne campo di battaglia tra la polizia ed i banliesard.

Secondo il tribunale francese, i due poliziotti non possono essere ritenuti responsabili di quanto accaduto quella sera. E poco importa se si fossero accorti del fatto che i due ragazzini si erano infilati in un posto insicuro e che stessero mettendo a rischio la loro vita proprio sotto gli occhi “dell’autorità” che avrebbe potuto proteggerli.

“La giustizia è per la polizia e i politici non per la gente che abita nel quartiere”, urla uscendo fuori dall’aula di giustizia uno dei familiari dei ragazzini. E sembra proprio abbia ragione lui. Dopo nove anni di processi infatti, secondo il Tribunale di Rennes non ci sono dubbi: la polizia è innocente.

Per le famiglie di Zyed e Bouna la battaglia in tribunale non è mai stata facile, e tutta la vicenda giudiziaria francese verrà a lungo ricordata come una delle più torbide. Negli anni trascorsi ai familiari non è mai stato concesso di costituirsi parte civile, per questo non potranno nemmeno avere un risarcimento per quello che è successo.

Immediatamente dopo la lettura della sentenza in tutta Francia sono stati lanciati presidi di solidarietà verso Zyed e Bouna. E in tutta risposta a Bobigny, nella banlieu parigina dove il centro commerciale è dedicato a Karl Marx, i 400 manifestanti sono stati caricati dalla polizia. La stessa che anche questa volta è stata assolta.