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Francia / Un milione a Parigi contro la riforma del lavoro

Duri scontri con la polizia, oltre quaranta fermi. Decine di feriti, di cui alcuni gravi, tra i manifestanti. Mentre il premier minaccia il divieto a manifestare ancora, continuano le proteste spontanee anche contro Euro2016.

15 Giugno 2016 - 17:15

foto da Paris-LuttesUn milione di manifestanti, 44 fermi e decine di feriti. Questi i numeri che raccontano la straordinaria giornata di mobilitazione contro la Loi Travail del 14 giugno a Parigi. Oltre che nella capitale, anche in altre numerose altre città è stata espressa solidartietà contro la riforma del lavoro. Alla manifestazione indetta dai sindacati, oltre ai lavoratori provenienti dalle fabbriche di tutta la Francia, hanno partecipato anche migliaia di giovani e precari. Per tutta la giornata la folla ha dovuto affrontare i reparti Crs della polizia che in numerose occasioni ha caricato. Il corteo, partito da Place d’Italie, sarebbe dovuto giungere al piazzale degli Invalides attraversando tutti i quartieri a sud della Senna. Ma già dopo poche centinaia di metri dalla partenza, diversi pezzi di corteo si sono dispersi invadendo anche i vicoli del quartiere Latino, intorno all’università della Sorbona. Mentre la manifestazione avanzava, la polizia provocava la folla lanciando lacrimogeni e aprendo gli idranti ad acqua dalle camionette. Nella cariche decine di manifestanti sono rimasti feriti. In particolar modo, alcuni tra questi hanno riportato ferite più gravi dovute al contatto con le granate (grenades de désencerclement) lanciate dalla polizia. A fine giornata, mentre un corteo selvaggio si muoveva verso la sede del Senato, un altro gruppo di manifestanti ha raggiunto place de la République dove sono continuati gli scontri con le forze dell’ordine.

Quella di ieri è stata una manifestazione talmene importante in termini di numeri e determinazione  da aver spinto il primo ministro Emauel Valls a minacciare possibili divieti sul futuro dei cortei. In particolar modo il primo ministro ha puntato il dito contro la cattiva gestione della piazza da parte delle forze dell’ordine del sindatacto Cgt, incapace di impedire le azioni spontanee. Ad ogni modo, già nei giorni precedenti allo sciopero nazionale, diverse persone erano state raggiunte da misure restrittive e divieti di manifestare.

Tra i gruppi presenti in piazza durante la giornata del 14, anche gli “Street medics Paris”: un gruppo informale di lavoratori-militanti, pronto a prestare aiuto ai feriti negli scorti. Questo quanto spiegano: “Se sono nati i medici di strada in questo movimento è perché la repressione dello Stato lo ha reso necessario, se non indispensabile, per colpa dell’utilizzo di alcune armi”.

Foto da Paris-luttes Inoltre, come annunciato nell’appello lanciato, nei giorni precedenti al corteno nazionale, diversi gruppi informali hanno protestato contro l’organizzazione degli Europei di calcio e portato avanti la battaglia contro la Loi Travail. Lo scorso fine settimana, in una trentina hanno bloccato l’ingresso di diversi di negozi Mc Donald’s, sponsor del torneo di calcio. L’azione, che ha visto anche la partecipazione di un gruppo di lavoratori del sindacato, è servita a denunciare l’evasione fiscale operata del gruppo e il mancato rispetto del salario di 13 euro l’ora per i dipendenti.

Manifestazioni selvagge anche ai binari del treno dove arriva l’Eurostar alla stazione Gare du Nord e un’auto riduzione dei palloni di calcio in uno dei negozi ufficiali che vendono il merchandising di Euro 2016. Tra gli slogan urlati “Siamo tutti tifosi dello sciopero generale”.