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Francia / A Calais inizia la costruzione del muro antimigranti

Dai resoconti degli attivisti presenti nella Jungle francese arriva la notizia dell’inizio dei lavori, che procedono in tutta fretta e cercando di non attirare l’attenzione.

09 Ottobre 2016 - 18:13

foto Calais Migrant SolidaritySono iniziati i lavori della “grande muraglia di Calais”, il muro di sicurezza anti-migranti alto quattro metri, del costo di due milioni di sterline, ideato dai governi inglese e francese. Come riferiscono gli attivisti no-borders del Calais Migrant Solidarity: “Il muro isolerà la ‘jungle’ – la bidonville creata dal governo francese, dove vivono circa 10.000 persone che in gran parte attendono una risposta alla richiesta di asilo nel Regno Unito – dall’autostrada che conduce nei pressi del porto più trafficato del canale della Manica. Il muro è finanziato dal governo inglese, mentre la costruzione è controllata dalle autorità francesi. Ora sappiamo che il muro sarà costruito da Vinci, un’enorme multinazionale francese del settore delle costruzione e dei lavori pubblici, responsabile di molti altri progetti controversi. La controllata del gruppo coinvolta è Eurovia Vinci, specializzata nella costruzione di strade e altre infrastrutture di trasporto, oltre ad attività di estrazione, produzione di asfalto ed altre, tutte accomunate da un forte impatto ambientale. Sebbene la scritta ‘Vinci’ sia apparsa in vista sulle t-shirt e sui camion dei lavoratori che svolgono la costruzione, secondo il giornale francese L’Obs, il lavoro di creazione del muro è stata affidato alla compagnia ‘Société d’Exploitation des Ports du Detroit’ (Sepd). La Sepd è una struttura più vasta che è stata appositamente creata per finanziare il progetto ‘Calais Port 2015’, un progetto di ampliamento del porto di Calais da 900 milioni di euro, ispirato alla logica che la libera circolazione dovrà essere agevolata il più possibile per il trasporto di merci, mentre sempre più ostacoli saranno posti contro il movimento delle persone.”

foto Calais Migrant SolidarityAgli attivisti presenti a Calais sembra che l’intenzione sia quella di completare il muro in pochi mesi, forse entro la fine del 2016. Riferiscono infatti i no-borders presenti al confine tra Francia e Inghilterra di una controversia in atto tra la Prefettura e il sindaco di Calais: quest’ultima sostiene che il muro sia un inutile spreco di denaro, a fronte della distruzione totale della ‘jungle’ prevista per il futuro.

Evidentemente le istituzioni hanno ritenuto più proficuo – per chi potrebbe guadagnare altro denaro sulla pelle dei migranti – erigere un muro a protezione del confine, anziché investire in soluzioni per le tante persone che vivono nella ‘jungle’, in attesa di una risposta. Il muro potrebbe inoltre rivelarsi in futuro uno dei bastioni principali di quella “fortezza Europa” che ormai, ricercando la salvezza per i pochi, crea nuovi confini anche al suo interno. E se oggi sono i migranti e i rifugiati che chiedono asilo ad essere cacciati, domani la stessa sorte potrebbe toccare ad altri e nuovi “dannati della terra” alla ricerca di una speranza di vita.