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Fogli di via per il G7, come in Minority report: “Non hai commesso reati, ma potresti farlo”

La testimonianza degli attivisti del collettivo romano Fucina Sessantadue: “Uno strano stato di urgenza non dichiarato aleggia in Italia”. Tra ieri e oggi si ha notizia di almeno sei provvedimenti di questo tipo.

10 Giugno 2017 - 20:36

“Siamo stati trattenuti dalle 14,30 alle 19,30 negli uffici della questura di Bologna per poi dover presentarci negli uffici della questura di Roma sei ore dopo per testimoniare di essere stati banditi da Bologna”. E’ il racconto degli attivisti del collettivo romano Fucina Sessantadue sui fogli di via per tre anni ricevuti ieri a Bologna, dove si sta svolgendo il G7 sull’ambiente. A quanto appreso dalla nostra redazione, ieri un provvedimento di questo genere è stato notificato a quattro persone: le tre di Fucina Sessantadue provenienti da Roma più un’altra arrivata da Modena. Altre due persone, anch’esse provenienti da Roma, hanno ricevuto lo stesso trattamento oggi (in questo caso l’allontamento è per un anno) dopo essere state fermate in Bolognina. Ma, come si evince dalla stessa testomonianza pubblicata da Fucina Sessantadue, è probabile che in realtà l’elenco possa essere più lungo.

Il testo diffuso via Facebook da Fucina Sessantadue comincia con una citazione dal “Minority report”, film del 2002 tratto da un romanzo fantascientifico di Philip K. Dick: “Signor Marks in nome della sezione precrimine di Washington D.C. la dichiaro in arresto per il futuro omicidio di Sarah Marks e Donald Dubin che avrebbe dovuto avere luogo oggi 22 aprile alle ore 8 e 04 minuti”. Ovvero: “Non hai commesso dei reati, ma potresti farlo. Ieri tre compagni hanno ricevuto tre fogli di via da bologna per tre anni. Appena scesi dal treno inizia l’ aftermovie. I rastrellamenti alla stazione hanno funzionato! Sirene spiegate tra le vie del centro, siamo stati trattenuti dalle 14,30 alle 19,30 negli uffici della questura di Bologna per poi dover presentarci negli uffici della questura di Roma sei ore dopo per testimoniare di essere stati banditi da Bologna. Piuttosto faticoso e costoso viaggiare nella democratica penisola italiana… La motivazione piuttosto debole che giustifica questa misura è che dal 5 al 12 giugno a Bologna va in scena l’ arroganza preventiva per il G7 sull’ ambiente, voi non siete graditi, preventivamente, punto! Non ci sono argomentazioni che tengano. Uno strano stato di urgenza non dichiarato aleggia in Italia, è bene rendersene conto a livello collettivo e di movimento. La messa al bando dalle città tramite vari dispositivi che vengono ormai distribuiti come caramelle ai militanti politici agli ambulanti fino a tutti quelli considerati un problema per il decoro e l’ ordine pubblico in generale è una realtà. La nostra storia purtroppo non è più un eccezione, ma la norma. Non a caso abbiamo trovato altri che come noi stavano subendo la stessa ‘procedura’, nuove amicizie si stringono anche in queste occasioni. La rassegnazione non ci appartiene, sorridiamo di fronte a queste carte dal look un po’ vintage, un po’ cupo… anni ’30”.