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Fiera, oggi il Cosmoprof si apre all’insegna dello sciopero dei lavoratori [foto]

Notevoli disagi all’ingresso del salone. Ieri, dopo una giornata di trattative, tavolo saltato. Consiglio d’azienda: “Carte finalmente scoperte”. Usb: “Dov’è la politica?”. Sgb, che denuncia anche un provvedimento disciplinare: “Mancata la volontà di trovare un accordo”.

17 Marzo 2017 - 11:00

Un’intera giornata di trattative, ieri, non è bastata: alla fine il tavolo sulla Fiera in serata è saltato e oggi i lavoratori sono in sciopero, caratterizzando così la giornata di apertura del Cosmoprof, una delle manifestazioni di punta del calendario fieristico bolognese. Alla conferma dello sciopero, che era nell’aria ormai da giorni, si è accompagnata la convocazione di un presidio al quartiere fieristico fin dalle 8,30 di stamattina. La manifestazione dei lavoratori, con tanto di pentole e cacerolazo, ha creato notevoli disagi all’ingresso di piazza della Costituzione: per un po’ è stato anche bloccato l’accesso principale, così i visitatori del Cosmoprof hanno potuto usare solo quello laterale e si sono create lunghe file. A seguire, i lavoratori hanno fatto partire un corteo interno tra i padiglioni dell’expo. Nell’aria sembra ci sia anche l’idea di una manifestazione verso la sede della Regione. Sul posto un visibile spiegamento di forze dell’ordine.

Questa la situazione determinata dalla rottura delle trattative al termine, ieri, di un lungo braccio di ferro nella sede della Città metropolitana. Il confronto è andato avanti per dieci ore, con annessa manifestazione dei lavoratori sotto le finestre di Palazzo Malvezzi: fischietti, tamburi e cori rivolti al sindaco Virginio Merola e al governatore Stefano Bonaccini per invitarli a “fare qualcosa di sinistra”. All’interno, intanto, si è consumato un lungo botta e risposta tra sindacati e azienda, che hanno discusso svariate ipotesi d’accordo. Da parte sindacale, il tentativo è stato quello di mettere nero su bianco la rinuncia della Fiera a qualsiasi processo di esternalizzazione (al centro della vertenza c’è infatti il destino di lavoratori 119 part-time). Alla fine, niente da fare: delegati  del Consiglio d’azienda e sindacati (tutti) si sono alzati dal tavolo. “Non c’è stata la volontà di trovare un accordo che consentisse di affrontare la trattativa in modo più sereno”, hanno affermato i rappresentanti di Sgb all’uscita. “Dov’è la politica? Qui c’è solo la gestione di comitati d’affari”, è il commento di Usb.

Nelle ore successive, il Consiglio d’azienda ha diffuso il seguente comunicato: “Le carte sono finalmente scoperte. Sparito magicamente il buco di bilancio del 2015 di 9 milioni di euro, tornato ora in attivo, BolognaFiere continua ad attaccare il lavoro riproponendo l’idea che si possa esternalizzare, precarizzare e smembrare interi comparti aziendali, disperdendo il vero valore aggiunto fatto di professionalità maturate in 30 anni di servizio e di passione! L’arroganza del potere ha ancora una volta dimostrato l’egemonia dell’economia sulla politica, che perde l’occasione di difendere un modello di buon lavoro, per il benessere sociale e collettivo. I cittadini bolognesi ed emiliano romagnoli pagheranno due volte: 1) con la ricapitalizzazione di 13 milioni di soldi pubblici per promuovere un piano di sviluppo miope 2) con l’ulteriore abbassamento delle condizioni di lavoro per altri 3 milioni di euro. Tutto questo senza le necessarie garanzie di trasparenza sull’impiego di risorse per consulenze, servizi ed altri costi generali che non ci è concesso di verificare. I dipendenti di BolognaFiere, dopo aver dato, tramite le proprie rappresentanze, massima disponibilità a trovare soluzioni condivise, dimostrando l’inesistenza di esuberi, denunciano la mancanza di altrettanta disponibilità in tal senso, aziendale ed istituzionale. Il lavoro è sotto attacco! Lo difenderemo per noi, per BolognaFiere e per il futuro di questa città. Per tutto questo i lavoratori di BolognaFiere scioperano!”.

Nel frattempo, durante la giornata di ieri Sgb ha fatto anche sapere che una propria iscritta, componente del Consiglio d’azienda, due giorni fa ha ricevuto la notifica dell’apertura di un provvedimento disciplinare per avere svolto attività sindacale in orario di lavoro. “A Daniela si contesta di avere inviato una mail, per conto del consiglio dei delegati, alla direzione aziendale, chiedendo spiegazioni sull’intenzione di esternalizzare un servizio.  E’ evidente la strumentalità di chi imputando l’utilizzo di un decimo di secondo del tempo di lavoro per la propria attività sindacale a Daniela, intende così gettare benzina sul fuoco di una trattativa che vorrebbe chiudere con l’esternalizzazione del lavoro e dei lavoratori part time”, scrive il sindacato di base. Sempre Sgb, infine, segnala che a pochi giorni dallo sciopero de Lottomarzo accade che la campagna pubblicitaria del Cosmoprof “sia rappresentata da un’immagine che allude ad una donna malmenata e felice”.