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Ex Beretta, “campagna elettorale sui drammi della gente”

Gli occupanti di via XXI Aprile rispondono agli attacchi di centrodestra e Pd: “No ad azioni di forza”. Due sfratti rinviati in via Gandusio. Social Log prepara dossier sugli effetti dell’art.5 sui minori.

15 Dicembre 2015 - 14:11

Ex Beretta - © Michele Lapini“Se i drammi della gente diventano merce di scambio per la campagna elettorale”. Gli occupanti dell’ex Beretta, l’Usb migranti e la Coalizione internazionale migranti rifugiati e sans-papiers (Cispm) rispondono così al fatto che in questi giorni “in una non casuale coincidenza Pd e Manes Bernardini hanno attaccato con veemenza gli occupanti dell’ex Beretta. Senza soffermarci sullo scontato tentativo del secondo di fomentare malessere sociale e futili allarmismi, ci teniamo invece a denunciare il tono tendenzioso e le false affermazioni contenute nel sunto della lettera inviata da Rossella Lama (consigliera comunale del Pd, NdR) al suo stesso partito e citata su Repubblica”. All’affermazione che descrive il fallimento nel progetto di integrazione “contrapponiamo la scolarizzazione di tutti i minori del Beretta e l’apprezzamento espresso dagli insegnanti delle scuole del Quartiere in una lettera consegnata nelle mani dell’assessore Frascaroli. Ci teniamo poi a precisare che l’ex clinica Beretta è sempre stata luogo aperto a tutti, tant’ è che più volte ci sono state pubbliche assemblee alle quali la stessa Rossella Lama ha partecipato. Il termine da lei usato, ‘ricognizione’, rimanda ad un lessico militare che prelude ad azioni di forza; ci appare assolutamente inadeguato visto che la situazione interna al Beretta è costantemente monitorata e nota sia all’amministrazione che agli abitanti del quartiere. Rivendichiamo con orgoglio gli attestati di solidarietà e la partecipazione alle nostre attività di tanti altri residenti in quartiere ed in tutta la città”.

E intato ieri hanno avuto successo i picchetti organizzati dal Comitato inquilini di via Gandusio, che racconta: “Rinviati gli sfratti di due famiglie residenti nelle case popolari di via Gandusio al 12 febbraio 2016, grazie al sostegno di compagni, compagne e inquilini!”.

Per finire Social Log, oltre a segnalare di aver rinviato nei giorni scorsi lo sfratto della signora Paulette e i suoi tre figli, annuncia l’arrivo di un dossier “su come l’articolo 5 del governo Renzi sta incidendo sulla vita dei minori a Bologna”, visto che la norma “priva di ogni diritto chiunque sia costretto ad occupare, bambini e bambine compresi, rendendo ad esempio l’accesso al pediatra un lusso per pochi”. Su questi argomenti “forniremo presto una documentazione redatta da medici, insegnanti, psicologi ed educatori solidali. E spiegheremo chi è che mette a rischio la qualità della vita e calpesta deliberatamente ogni giorno la vita dei minori anche nella nostra città!”.