La vicenda è quella del calciatore dilettante che festeggiò un gol a braccio testo e esibendo l’aquila littoria. Contestata la mancata notifica dell’atto.
Potrebbe non essere detta l’ultima parola sul caso del calciatore di una squadra di seconda categoria di Loiano che il 12 novembre 2017 ritenne di esultare per avere infilato un pallone in rete facendo il saluto romano e mostrando una t-shirt con il simbolo della Repubblica di Salò, l’aquila che impugna un fascio littorio. Quessto a Marzabotto, teatro del più sanguinoso eccidio nazista della seconda guerra mondiale.
Il Comune ha infatti presentato reclamo contro l’archiviazione disposta recentemente dal gip bolognese contestanto “la violazione del principio del contraddittorio”, spiega il legale incaricato, ossia di non essere stati avvertiti della richiesta di archiviazione, in base a un’errata valutazione della pm nel ritenere il Comune “parte danneggiata anziché parte offesa dal reato”. Di qui la richiesta “che il Tribunale restituisca gli atti al gip e che ci venga notificato l’avviso della richiesta di archiviazione, in modo da metterci nelle condizioni di valutare gli atti di indagine e di opporci”.