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Erp e migranti, il Comune apre le porte alla Lega

L’assessore Gieri strizza l’occhio al Carroccio su beni all’estero e concentrazione di poveri e stranieri nei palazzi Acer, però tace sugli immobili liberi dell’Inps. Intanto a Calderara l’Sgb sfida la Giunta ad un incontro pubblico.

25 Settembre 2016 - 12:50

Case popolari - © Michele LapiniSugli alloggi popolari l’assessore alla Casa del Comune di Bologna, Virginia Gieri, apre alla Lega nord ed in particolare a due veri e propri cavalli di battaglia del Carroccio in materia di edilizia residenziale pubblica che, guarda caso, prendono di mira i migranti: il tema delle proprietà immobiliari detenute all’estero da chi fa domanda di un alloggio in Italia e la possibilità di introdurre un tetto alla presenza di stranieri e anche di persone con redditi sotto la soglia di povertà nello stesso comparto di case popolari, per evitare la creazione di “ghetti”, per usare il termine caro ai leghisti. Nel primo caso, Gieri ha ricordato che oggi il criterio in vigore è riferito soltanto ai beni posseduti sul territorio italiano in base ad un decreto del 1975 e “già soltanto leggendo questa data”, per l’assessore è “chiaro” che serve “un supplemento di verifica”, perchè il sistema deve “corrispondere il più possibile ai tempi che cambiano”. Passando poi alla concentrazione di stranieri e bassi redditi, la Lega solleva “un punto di straordinaria verità e autenticità” e per questo, afferma Gieri, “diciamo molto chiaramente di voler lavorare a un giusto mix sociale”. Le sollecitazioni di sponda leghista, sostiene l’assessore, rappresentano “la modalità moderna per affrontare il tema dell’edilizia popolare pubblica”, conclude l’assessore. Per Gieri, invece, evidentemente è meno “moderna” la possibilità di utilizzare i tanti appartamenti pubblici sfitti per dare un tetto a chi non ce l’ha: ormai da giorni è noto che (parola del Governo) il Comune di Bologna può acquisire a questo scopo il 60% degli immobili liberi dell’Inps, però su questo non si registrano dichiarazioni o atti dell’assessore.

A Calderara, intanto, non si ferma la protesta degli abitanti sgomberati dal Garibaldi 2. Questo il comunicato diffuso dall’Sgb in merito alle dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco Gianpiero Falzone: “‘Bambini circondati da decine di topi’, racconta il secondo cittadino di Calderara evocando improbabili immagini da film horror o di fiabesco contesto e non ricorda che il degrado e i topi, in quel luogo, ci sono da 40 anni e che è da quarant’ anni che quel territorio è stato abbandonato a se stesso, ingannato, sfruttato. Ma non si rende conto il vice-sindaco che con simili affermazioni accusa se stesso e taccia d’incapacità la giunta della quale fa parte? A chi spetta garantire il decoro, la vivibilità, la sicurezza dei territori urbani? Chi ha concesso un numero spropositato di residenze in un’area così limitata e poi non è riuscito a governarla? Cosa hanno fatto i vigili che, da anni, hanno stazione a pochi metri di distanza per difendere i bimbi circondati dai topi? Perché questa sarebbe la Luna, o meglio, un piccolo quarto di una luna triste della quale Falzone dovrebbe parlare. Perché la faccia nascosta della luna, quella vera e inaccettabile, sono le condizioni di vera disperazione alla quale hanno costretto tantissime persone devastando i loro normalissimi sogni di stabilità, costringendoli a firmare contratti che neppure capiscono, cancellando anni e anni di durissimi sacrifici e costringendo tutti a tornare alla precarietà di contratti d’affitto di tre anni o poco più. E che dire dei lavoratori senza minori a carico che, tornati dalle ferie, hanno trovato la loro casa chiusa e stanno dormendo in piazza? La ‘regale’ proposta del comune sono 1.500 euro per levarsi di torno. Questi lavoratori avevano una casa e ora non ne trovano un’altra cosa devono fare? La proposta del nostro sindacato (reperire uno stabile qualsiasi da adibire a ricovero temporaneo per queste persone) è stata definita dal sindaco ‘una gara al continuo rialzo’ e intanto da un mese dormiamo per strada. Sono alla canna del gas perché si rendono conto che un numero crescente di cittadini calderaresi sta cominciando a dubitare delle parole del sindaco la quale, impaurita, ha fatto distribuire, porta a porta, 6.000 copie di una lettera piena di menzogne sperando di riguadagnare i favori di una cittadinanza che non le crede più. Ma scusa, caro Falzone, se le vostre proposte, la vostra condotta sono così inattaccabili come sostenete nelle pagine dei giornali perché continuate a negarci il confronto? Perché non organizzate un pubblico incontro in contradditorio con la gente di Calderara? Lo sgombero folle che avete attuato al Garibaldi due è stato un vero e proprio atto di intimidazione nei confronti di tutte quelle persone che, altrimenti, non avrebbero mai accettato le vostre imposizioni. Perché se punti una pistola alla testa di una persona questa sarà d’accordo con te. Il presidio è un boccone che vi è andato di traverso e, che vi piaccia o no, ci dovrete fare i conti!”.