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Egitto / Tensione alta, militari in strada, scontri e violenze

Scaduto l’ultimatum dell’esercito. Il presidente islamista Morsi, secondo alcune fonti agli arresti domiciliari, non potra’ lasciare il Paese. Si parla di diciotto vittime dopo gli scontri delle ultime ore.

03 Luglio 2013 - 20:14
Truppe dell’esercito sul ponte di Al Gama, a Giza. (foto da Cairoscene.com)

Il Cairo, 3 luglio 2013, Nena News – Nel giorno più importante per l’Egitto del post-Mubarak il destino del Paese e’ tornato nelle mani delle Forze armate. Il presidente Mohamed Morsi non ha ceduto all’ultimatum dei militari, fissato alle 16.30 (ora italiana). Carri armati sono stati schierati davanti alla sede del palazzo presidenziale e in altri punti strategici della città.

I consiglieri per la sicurezza nazionale del presidente hanno annunciato che in Egitto è in corso un golpe militare. Le voci circolate qualche ora fa che il capo di Stato sia stato posto agli arresti domiciliari sono state smentite dal suo portavoce, ma si parla di un divieto di viaggiare per Morsi che non ha voluto cedere all’ultimatum dei militari, rivendicando la sua elezione democratica alla guida del Paese.

Morsi aveva detto di “essere pronto a morire” pur di non cedere all’ultimatum dei militari che gli avevano intimato di trovare un accordo con le forze di opposizione, Tamarod in testa, che da giorni hanno portato in piazza migliaia di persone per chiedere le sue dimissione, quando è trascorso un anno dalla sua elezione alla guida del Paese.

Sono stati quattro giorni di violenti scontri, con almeno 16 morti, oltre duecento feriti e, ha denunciato Human Rights Watch, circa cento donne vittime di aggressioni sessuali a piazza Tahrir, al Cairo. Mentre Morsi era sempre più isolato e il suo governo falcidiato dalle dimissioni si diversi ministri. Nel pomeriggio aveva aperto alla possibilità di formare un governo di coalizione, ma l’opposizione, che aveva anch’essa posto un ultimatum al presidente, ha chiuso al dialogo.

Le Forze armate hanno preparato una road map per il post-Morsi: sospensione della Costituzione e scioglimento del Parlamento. Si apre una fase di incertezza, con l’esercito che torna a giocare il ruolo di primo piano sulla scena politica egiziana. Nena News