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Educatori, “il Comune chiede di sanzionare un delegato”

Lo segnala l’Usb dopo l’articolo scritto da un lavoratore della Quadrifoglio per denunciare la mancanza del servizio di trasporto per un bambino disabile. Solidarietà da Educatori contro i tagli e Ross@.

17 Luglio 2014 - 18:01

Vietato contestare le politiche antisociali del Comune in merito agli appalti educativi scolastici

La scorsa settimana, con un articolo scritto sul proprio blog (altrepozzanghere.com), il nostro delegato e dirigente provinciale Marco Martucci ha denunciato la mancanza del servizio comunale di trasporto per raggiungere il centro estivo per un bambino sulla sedia a rotelle. L’amministrazione comunale, sorda alle richieste di chi vorrebbe servizi efficienti, ha invitato la cooperativa Quadrifoglio a prendere provvedimenti disciplinari contro il lavoratore. Non è la prima volta che l’amministrazione comunale attacca il nostro delegato sindacale. È noto nel territorio di Bologna l’impegno di Marco Martucci per i diritti dei bambini disabili e degli operatori sociali, e noi riteniamo gravissimo quanto sta avvenendo.

Riteniamo che questo attacco sia diretto contro le istanze delle educatrici e degli educatori che rivendicano condizioni dignitose di lavoro, e qualità nei servizi pubblici. Non possiamo che denunciare un clima pesante e antidemocratico dove, alle richieste di risposte politiche ai problemi evidenziati dagli educatori, si sostituisce la repressione attraverso la richiesta fatta alla cooperativa Quadrifoglio di punire chi solleva problemi e denuncia tagli.

Da dicembre 2013 le educatrici e gli educatori organizzati con l’USB, in vista della scadenza dell’appalto, hanno portato all’attenzione della giunta Merola la grave condizione di lavoro che vivono in generale, con particolare richiamo ai mesi estivi in cui non c’è continuità di salario.

USB ha portato le istanze dei lavoratori attraverso un tavolo con l’Assessore Pillati, e all’avvicinarsi dello scadere del bando di gara ha richiesto l’accorpamento dei servizi estivi e scolastici in modo da dare continuità lavorativa e di reddito e migliori condizioni di lavoro. Tra le richieste avanzate anche quella del diritto al pasto.

In Maggio, alla pubblicazione dei due bandi di gara, quello per l’appalto dei  centri estivi e quello per il sostegno agli alunni disabili durante l’anno scolastico, abbiamo preso atto che tutte le richieste sono state respinte. Gli appalti prevedono addirittura un  peggioramento delle condizioni proponendo bandi al massimo ribasso e con l’uso di personale volontario.

Abbiamo rivendicato ancora migliori condizioni di lavoro, portando le nostre istanze alle porte del Consiglio Comunale, spingendo l’assessore Marilena Pillati a incontrare le operatrici e gli operatori che si mobilitavano. In 150 hanno partecipato a entrambe le manifestazioni indette per le giornate di sciopero del 4 e del 19 giugno. Abbiamo aperto la campagna SALARIO TUTTO L’ANNO chiedendo al comune di garantire il reddito degli operatori attingendo dal fondo anticrisi.

Il 10 giugno siamo stati in presidio a Roma davanti al Ministero insieme agli operatori sociali di tutta Italia che, impiegati negli appalti pubblici dalle cooperative, e abbiamo richiesto il riconoscimento dello stato di inoccupato involontario e quindi la disoccupazione nonostante i contratti a tempo indeterminato.

La risposta dell’amministrazione comunale è stata inequivocabile: la questione non è tecnica ma politica, e prevede che le lavoratrici e i lavoratori non abbiano continuità lavorativa e di salario  nell’ambito dello smantellamento dei servizi pubblici.

Luglio 2014, i centri estivi, gestiti dalle società sportive, a fronte di un aumento per i cittadini della retta,  vedono impiegati dalle polisportive centinaia di educatori retribuiti con rimborsi spese senza alcun diritto a malattia, ferie, contributi.

In questi servizi ci sono grosse criticità per la gestione dei ragazzi disabili. Pochi educatori inquadrati con CCNL  Coop Sociali danno continuità al loro lavoro invernale e spesso con un monte ore ridotto, tenuti a occuparsi contemporaneamente di più bambini disabili. 

Nel merito le denuncie dei lavoratori, ma anche di genitori, non mancano e questo all’amministrazione non piace.

Un passo indietro. Maggio 2014, nel pieno delle lotte degli educatori, il nostro rappresentante Marco Martucci  incontra il Sindaco Virginio Merola durante una manifestazione nella scuola in cui lavora. L’educatore, insieme ad altre lavoratrici della cooperativa Quadrifoglio, prima che il Sindaco lasci l’edificio, riesce a interloquire per pochi minuti ponendogli i problemi di continuità lavorativa in estate. 

Merola risponde sprezzante che questi problemi non riguardano lui ma le cooperative sociali, e che non considera gli educatori impiegati in questi servizi operatori pubblici. Marco Martucci risponde con un applauso ironico, subendo una segnalazione della scuola e una contestazione disciplinare della cooperativa.

Il  cosiddetto  mondo cooperativo (Lega delle coop e Confcooperative)  pochi giorni fa ha chiesto pubblicamente, con una lettera all’Amministrazione Comunale, di rivedere il nuovo bando dei servizi scolastici (22 milioni di euro per l’appalto che va da settembre 2014 ad agosto 2017)  che prevede un taglio del 7%  sulle spese generali, cioè quella parte di fondi pubblici destinati a coprire le pesanti tecnostrutture delle cooperative. Ci si aspetterebbe che queste qualche volta si esponessero anche per il miglioramento delle condizioni dei propri soci lavoratori, colpiti dagli appalti e da un CCNL poco tutelante.

Non cederemo alle intimidazioni e non avalleremo mai il sistema che vuole superare,  secondo i principi della sussidiarietà ben strutturati nei progetti del Ministro Poletti, la dicotomia pubblico- privato, lasciando il welfare in mano al privato sociale che finge di reggersi su costi più bassi e deroga le tutele dei lavoratori.

Usb Privato

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Nei giorni scorsi Marco Martucci, collega che conosciamo e apprezziamo da tempo, ha reso nota la vicenda di un bambino disabile costretto a raggiungere il Centro Estivo in autobus e non con il trasporto che gli avrebbe dovuto garantire il comune. In seguito alla sua iniziativa il trasporto è stato attivato. Siamo rimasti dunque colpiti molto negativamente dal comunicato ufficiale con cui il comune di Bologna chiede alla sua cooperativa di appartenenza, la coop Quadrifoglio, di valutare la possibilità di sanzionarne il comportamento in quanto non deontologicamente corretto. In tempi di tagli e rimodulazioni permanenti, non vorremmo che tali iniziative mirassero in realtà a zittire i colleghi che maggiormente si espongono in difesa dei diritti dei lavoratori del sociale e dei cittadini che usufruiscono del loro operare educativo. Marco è infatti da sempre impegnato nella difesa dei diritti dei bambini disabili ad avere il servizio di supporto appropriato alle loro necessità e per questo è conosciuto da famiglie e colleghi come professionista serio e persona corretta. Con queste righe vogliamo dunque manifestare a Marco piena solidarietà e confermare la nostra vicinanza alle sue ragioni, che sono poi quelle dei diritti dei cittadini più deboli e delle persone, noi, che lavorano per loro.

Educatori contro i tagli

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Dalla Istituzione alle istituzioni: un triste teatrino sulla scuola comunale di Bologna

È di questi giorni l’ultimo teatrino sulla scuola pubblica comunale e sulla nuova Istituzione per l’infanzia: la CGIL e gli altri sindacati collaborativi avevano dato il proprio consenso al passaggio dei nidi e delle scuole dell’infanzia dal Comune all’Istituzione chiedendo come “scambio a perdere” l’anticipazione di qualche mese delle assunzioni già previste, ora sembra che anche questo impegno sia in forse.

Questo è solo l’ultimo dei capitoli di una vicenda che vede la Giunta Merola procedere ad una esternalizzazione di fatto di storici e fondamentali servizi per la cittadinanza, aggiungendo incertezza e precarietà per le lavoratrici e lavoratori del settore.

Ricordiamo che il sindaco Virginio Merola, in perfetto stile “renzista” ha imposto in consiglio comunale l’approvazione dell’Istituzione scuola: i consiglieri PD che si spacciavano per indecisi hanno subito fatto retromarcia perché l’opportunismo, come sempre accade in certi ambienti, pesa molto di più dei diritti dei lavoratori e dei diritti sociali; mentre dall’altro SEL hanno scelto “radicalmente” di astenersi dal voto sull’Istituzione scuola.

Un ennesimo spettacolo locale di quella che è oggi la rappresentanza politica istituzionale, privata di reali dinamiche di opposizione, a Bologna come a Roma o a Bruxelles: dove quelle che contano e vengono applicate sono le ricette imposte dell’Unione Europea, a prescindere da diritti e volontà democratiche.

Chi si oppone ad ogni livello, dal locale al nazionale, deve essere emarginato, represso, intimidito, ed è quello che è successo anche al compagno di Ross@ e delegato sindacale USB Marco Martucci prima accusato di aver applaudito ironicamente il Sindaco durante una delle sue esibizioni pubbliche riguardo i servizi scolastici appaltati alle coop e alle associazioni sportive, poi la stessa amministrazione comunale ha invitato la sua cooperativa a prendere provvedimenti disciplinari contro il lavoratore perché colpevole di aver denunciato mancanze nel servizio comunale di trasporto handicap per un bambino sulla sedia a rotelle.

A tutto questo ovviamente si può rispondere, e si risponde facendo vera opposizione indipendente e non una opposizione “costruttiva” legata agli stessi interessi concreti del PD. Di questa opposizione sociale e politica a Bologna si sono già viste iniziative e potenzialità, anche in queste settimane con l’avvio del “controsemestre popolare” contro le politiche del Governo Renzi e dell’Unione Europea.

Un processo importante da consolidare oltre le scadenze e che deve trovare non solo a livello locale i propri orizzonti, così potrà essere scandita una nostra risposta popolare e di classe a questi tristi teatrini.

Ross@ Bologna