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Educatori da Merola, “ma lui sfugge al confronto”

Ieri presidio dell’Usb fuori da un nido dov’era atteso il sindaco, che non si è presentato: “Il Comune disprezza gli operatori sociali”. E l’Sgb denuncia tagli nei centri estivi a San Lazzaro, sui servizi per disabili.

26 Maggio 2016 - 12:07

Merola sfugge al confronto con gli educatori

usbOggi (ieri, ndr) le educatrici e gli educatori Usb si sono riunti in presidio fuori dall’asilo nido Marameo dove il sindaco Virginio Merola avrebbe dovuto fare tappa per il suo tour di campagna elettorare. Ancora una volta Merola che è tra i più feroci nemici degli educatori, e quindi dei bambini disabili nel nostro territorio, cercava di sfruttare proprio il settore del sociale tanto aggredito dalle politiche della sua giunta per ottenere pubblicità. Il sindaco, avvisato della presenza degli educatori che avrebbero chiesto chiarimenti sull’attacco che sta portando contro lo stato sociale cittadino, non si è presentato all’appuntamento già programmato. Cosa hanno dovuto sopportare le educatrici dell’asilo nido Marameo per permette a Merola la sua (mancata) passerella? Sono state tenute a coprire l’intera giornata lavorando circa dieci ore (chi più, chi meno, in base ai turni). Inoltre le lavoratrici non sono state coinvolte nell’organizzazione, né gli è stata chiesta la disponibilità a coprire turni che in realtà nulla hanno a che vedere con quanto gli compete e quanto prevede la prassi nelle strutture con funzione educativa. Sarebbe grave se gli asili nido assumessero la funzione di baby parking, probabilmente senza garantire il rapporto numerico operatori-bambini. Se diventasse una prassi come cambierebbero i turni e le condizioni di lavoro?

L’amministrazione comunale di Bologna disprezza da sempre gli operatori sociali, costretti a sottostare ad appalti pubblici che producono condizioni di lavoro inique. Lavoratori con contratto a tempo indeterminato che rimangono mesi senza salario, lavoratori che vengono pagati coi voucher, lavoratori che devono accettare forme di volontariato, sono il lascito amaro di cinque anni di giunta Merola.
Le educatrici e gli educatori organizzati con Usb non intendono cedere terreno sul campo dei diritti duramente conquistati negli anni. La giunta Merola non brinderà sui diritti degli educatori.

Usb

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Servizi educativi nei centri estivi: tagli sui servizi ai bambini disabili!

Come ormai nelle migliori tradizioni delle amministrazioni Pd anche quella del Comune di San Lazzaro di Savena, avvia un processo di tagli ai servizi partendo proprio dai più deboli. Parliamo dei servizi estivi per i bambini e ragazzi, (centri estivi) servizi nei quali gli alunni con bisogni speciali sono seguiti dagli educatori che durante l’inverno progettano per loro l’integrazione nella scuola e dei percorsi individualizzati. Non è una novità, purtroppo, per le educatrici e educatori comunali appaltati alle cooperative, che hanno contratti a tempo indeterminato, la diminuzione delle ore lavorate con la chiusura delle scuole e l’avvio dei centri estivi, periodo in cui vengono ridotte fortemente le ore assegnate ai bambini dall’amministrazione.

Questa precarietà indotta dalle modalità d’appalto che garantisce i servizi in modo discontinuo, quest’estate viene aggravata da alcune scelte, che oltre a lasciare senza lavoro e quindi reddito le educatrici e gli educatori fa si che peggiori anche la qualità del servizio di cui le famiglie e i piccoli cittadini disabili hanno diritto.

Queste alcune delle novità che l’amministrazione metterà in atto al solo scopo di risparmiare:

1 – L’amministrazione propone per l’estate alle educatrici un incarico ‘multiplo’ cioè due bambini disabili contemporaneamente, pregiudicando l’intervento educativo e di cura, mettendo a rischio dal punto di vista della sicurezza ragazzi ed educatrici, lasciando senza lavoro altri educatori.

2 – Gli alunni di cui le famiglie hanno scelto per vari motivi di frequentare centri estivi non comunali l’Amministrazione invece di incaricare gli educatori che li seguono in inverno, come accadeva fino alla scorsa estate, ha deciso di dare un contributo economico ai gestori (polisportive) che impiegheranno personale retribuito non secondo il contratto delle cooperative sociali ma con un rimborso di atleti non professionisti senza garanzie di malattia, infortuni, versamenti contributivi.

3 – Sempre all’insegna del risparmio alcuni bambini, costretti sulle sedia a rotelle, che usufruiscono di un trasporto a loro dedicato d’inverno, non potranno usufruirne in luglio e agosto.

Tutto questo è inaccettabile! Scelte che producono disservizi, tagliano diritti e aumentano precarietà ai lavoratori che già sono in sofferenza nel servizio scolastico perchè non retribuiti durante le chiusure delle scuole (vacanze natalizie e pasquali), durante le assenze per malattia dell’alunno e che in estate si ritrovano con forte decurtazioni di ore o addirittura disoccupati.

Far passare questa logica significa accettare una progressiva dismissione dei servizi ai bambini disabili. I diritti dei piccoli cittadini disabili e degli educatori che li affiancano devono essere rispettati!

PER QUESTO CHIEDIAMO ALLE FAMIGLIE E AI CITTADINI DI MOBILITARSI E UN INCONTRO URGENTE ALL’AMMINISTRAZIONE DI SAN LAZZARO

Lunedì 30 maggio ore 18,30 assemblea sindacale retribuita dei lavoratori dei servizi scolastici del Comune di San Lazzaro appaltati alla cooperativa Dolce presso Sgb in via Finelli 3/f a Bologna.

Sgb