Editoriale

Editoriale / Virginio Carlogiovanardi Merola e la “lobby gay”

Le parole usate dal sindaco per ribadire l’intenzione di sgomberare il cassero di porta Santo Stefano dicono molto. E intanto il Pd va a braccetto con Fi e Lega: larghissime intese sulla pelle della comunità Lgbtq.

05 Ottobre 2015 - 19:43

(Virginio Merola al Pride 2015 - © Michele Lapini)“Se ogni lobby del mondo gay deve avere una corsia privilegiata al di là delle regole, non ci sto”. Firmato: Virginio Carlogiovanardi Merola, sindaco di Bologna. E così il primo cittadino, difendendo la decisione di sgomberare Atlantide, quanto meno fa un po’ di chiarezza. Tira in ballo la “lobby gay” ed esplicita che in fondo, al di là delle retoriche legaliste e delle iniziative della Procura, dietro la volontà di spazzar via (così credono loro) le Atlantidee c’è anche quel tocco di sessismo e omofobia che non manca mai. “La frase sulla lobby gay mi è scappata”, dirà o starà pensando fra sè e sè Merola: è proprio questo il punto. Non basta un po’ di pinkwashing sulle unioni civili, come hanno detto le stesse Atlantidee: se parli come Forza nuova, pensi come Forza nuova. Tanto che per una volta, e ci costa tanto ma proprio tanto, siamo costretti a dare ragione perfino alla Lega nord che oggi, dopo l’uscita del nostro Virginio Carlogiovanardi, ha commentato: “Ma quando a parlare di lobby gay è la ‘destra’, non è omofobia?”.

Metteteci che poco dopo il Pd a Palazzo D’Accursio ha ribadito la volontà di sgomberare Atlantide approvando un odg presentato da Fi, votando a braccetto con ex An e leghisti, e il cerchio si chiude: larghissime intese sulla pelle dei percorsi di autogestione e delle tantissime lesbiche, gay, bisessuali, trans e queer che in Atlantide, da anni, trovano un punto di riferimento che Virginio Carlogiovanardi dovrebbe solo ringraziare per la ricchezza che porta a questa città. E
invece, lui sgombera. Sottolineando che “posso dirlo senza presunzione: non c’è nessuno come me che si è esposto per i diritti dei gay”. E sì perchè per il sindaco agire su questo terreno significa “esporsi”, ovvero mettere a repentaglio la propria immagine o credibilità. Tranquillo, Virginio Carlogiovanardi nostro: l’immagine tua e del Pd è salva, la decisione di sgomberare Atlantide fa sicuramente dimenticare un paio di partecipazioni al Pride e la trascrizione di qualche matrimonio. Sei un uomo-uomo tutto d’un pezzo. Che non cede di fronte ai piagnistei delle femminucce. Che c’ha gli attributi. Che sa quando è l’ora di usare la forza. Bravo, Virginio Carlogiovanardi: facci vedere chi (davvero) sei.