Editoriale

Editoriale / Motor Show, quanto ci mancherai?

Niente inquinamento né frastuono, niente fiera della precarietà e del sessismo, niente propaganda bellica. La scelta consapevole di un’amministrazione illuminata? Magari!

09 Ottobre 2013 - 18:52

La notizia “choc”, come l’hanno definita molte testate mainstream, è di ieri: annullata l’edizione del Motor Show che a dicembre, come da lunga tradizione, si sarebbe dovuta svolgere alla Fiera di Bologna. Per farla breve, cosa perde la città? Un circo pensato per celebrare alla faccia della crisi, a suon di sgasate e rombi, il mito dei motori con tutto il suo corollario di asfalto dilagante, inquinamento alle stelle e velocità killer. La “fiera delle precarietà” per eccellenza, per riprendere il titolo di un’inchiesta che realizzammo qualche anno fa, condita con forti dosi di sessismo, un immancabile tocco di militarismo ed una puntuale iniezione di traffico e rumore per gli abitanti del quartiere.

Si dirà: ma il Motor Show dà anche lavoro e “muove l’economia”, cittadina e non solo. Sarà ma, con le dovute proporzioni, il dramma dell’Ilva ha dimostrato con sufficiente chiarezza che è ora di dire basta al perenne ricatto tra il lavoro da un lato e salute, ambiente e diritti dall’altro. Semmai, ci sarebbe stato da rallegrarsi se il Motor Show fosse saltato perchè chi amministra la città e le sue articolazioni economiche, Fiera compresa, avesse finalmente deciso di dar corpo alle tante parole sprecate sulla necessità di un nuovo “sviluppo sostenibile”. E invece, gli organizzatori del salone dicono che la manifestazione è saltata perchè le grandi case automobilistiche hanno dato forfait. Oppure, com’è forse più probabile, la verità è che il circo, semplicemente, andrà a piantare le tende da un’altra parte (magari Milano, sulla scia dell’ubriacatura da Expo). Se così fosse, a guardarla dal “loro” punto di vista, l’addio del Motor Show sarebbe solo l’ennesima prova di una città che perde pezzi senza che chi l’amministra dia la sensazione di rendersi conto di cosa gli succede intorno: che siano sincere o di facciata, le prime parole del sindaco Virginio Merola la dicono lunga (“L’abbiamo appreso dalle agenzie di stampa”).

Eh già. Magari la scelta di “dargliela su” con il Motor Show l’avessero presa consapevolmente… Questa sì che sarebbe stata una notizia “choc”.