Acabnews Bologna

Eat the rich: “Ci vedremo presto“ [foto + audio + comunicati]

Dopo l’intervento della Polizia si resta in via Alessandrini con mercato, incontro pubblico e reading di WuMing. Lunedì h19 assemblea all’Xm24. “Due sgomberi non bastano. In alto le forchette, è solo l’antipasto!”. Gli attestati di solidarietà.

23 Maggio 2015 - 14:58

_DSC7152 copiaUno sgombero non basta: in alto le forchette, è solo l’antipasto!

Ore 6.00: i cucinieri sovversivi aprono le porte di uno spazio lasciato alla polvere dal 2007 e parte del patrimonio immobiliare di Intesa San Paolo.

Ore 9.00: battendo tutti i record di velocità, la questura manda le sue truppe a restituire alla speculazione lo stabile di via Alessandrini 21.

E’ il secondo sgombero lampo in due settimane: evidentemente questa città ha dei nervi scoperti che non possono essere neanche sfiorati.

Se la Bolognina è il fortino della speculazione edilizia, in via Alessandrini la questura si sovrappone comicamente alla sicurezza privata a libro paga delle Banca. Bottino di 42 denunce, tornate a casa contenti.

Il microcosmo dei nervi scoperti di questa città richiama le reazioni isteriche post-primo maggio. Chi affama il pianeta con la retorica feroce bio-green-capitalista non vuole essere interrotto né disturbato, quindi non ci stupisce la reazione fulminea di questa mattina; d’altronde tra i nostri fornelli si parla di come costruire in città, attorno alla questione del cibo, delle risposte concrete all’impoverimento attraverso legami di solidarietà attiva.

Venite con tanta fretta a svuotare i nostri spazi, bussate rabbiosamente alle nostre porte, evidentemente spiazzati dalla composizione che decide di aprirle: piccoli produttori che hanno scelto l’autoproduzione e praticano l’alternativa alla lumaca ingioiellata di Slow Food, cuochi che decidono di mettere in condivisione quello che sanno fare in maniera non gerarchica, fluida e aperta, commensali che decidono di volta in volta in base alle loro possibilità qual è il prezzo giusto da pagare per il cibo buono preparato con cura e condiviso in spazi liberati dalle logiche di controllo e di mercato.

Volete sapere chi siamo? Volete sapere dove saremo? Volete sapere come e cosa faremo?
Ci vedremo presto: 2 sgomberi non bastano.
In alto le forchette, è solo l’antipasto!

Eat the rich – gastronomia precaria: la gioia è sovversiva se se magna, alimentiamo il sogno

Sabato 23 maggio – via Alessandrini
Ore 13.30 Presentazione Spazio Fuori Mercato – Milano
Ore 15 incontro pubblico con Spazio fuorimercato (Milano) e Caicocci (Perugia)
Ore 18 Reading Wu Ming

Lunedì 25 maggio – ore 19 – XM24
Assemblea Pubblica e Mangereccia

State sintonizzati!

Rete Eat the Rich – Gastronomia Precaria

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> Ascolta l’intervista realizzata in via Alessandrini:

 

> Guarda le foto della giornata:

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157653320049175/show

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> Comunicati di solidarietà:

Meglio un palazzo abbandonato di una cucina collettiva? Meglio altra polvere che un mercato contadino? Meglio la speculazione edilizia di un magazzino per gruppi d’acquisto? Noi siamo certi della risposta e altrettanto certi che non sarà uno sgombero (il secondo in poche settimane) a fermare il cammino di un progetto che, evidentemente, fa paura a quella parte di città che guarda dall’alto in basso ma non vede al di là della propria poltrona. Expo e Fico non sanno di niente, la gastronomia precaria mette l’acquolina in bocca! Solidarietà a Eat the rich, in alto le forchette!

Vag61

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Stamattina la nuova occupazione della rete eat the rich è stata immediatamente sgomberata. Siamo certi che questo nuovo attacco nei confronti di chi propone un nuovo modello di urbanizzazione fondato sull’idea del riutilizzo di spazi vuoti e abbandonati per estendere le buone pratiche di consumo alternativo, slegate dalla logica del profitto, non possa essere fermato dalla continua criminalizzazione da parte di chi fa di tutto per difendere gli interessi di speculatori e ricchi possidenti.
La nostra fame di giustizia sociale è più forte di qualsiasi sgombero.
Esprimiamo quindi la nostra solidarietà a chi ogni giorno si organizza e combatte per un mondo più giusto, diverso e migliore di questo.
La battaglia contro expo non si arresta e non si sgombera!

Social Log

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Piena ed incondizionata solidarietà ai compagni di Eat the Rich che hanno dovuto subire l’ennesimo sgombero dopo aver occupato uno stabile abbandonato di via alessandrini nel tentativo di dare risposte concrete all’impoverimento costruendo legami di solidarietà attiva.

Lazzaretto autogestito

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Occupiamone uno, liberiamone cento

Alle prime luci del mattino i compagni e le compagne della Rete Eat the Rich hanno occupato lo stabile di via Alessandrini 21,uno dei tanti immobili di proprietà di Intesa San Paolo abbandonati alla mercè della speculazione edilizia.

Dopo poche ore è arrivato l’immediato ordine di sgombero, eseguito in pompa magna da celere e digos. Più di quaranta compagn* sono stati identificati e portati fuori dall’edificio: anche in questo caso non sono mancate provocazioni con calci e spintoni da parte delle forze dell’ordine.

Ma la socialità non si sgombera! In tutta risposta solidali e occupanti hanno allestito un mercato popolare e una colazione resistente di fronte all’occupazione: torte fatte in casa, libri e musica hanno animato quest’uggioso sabato mattina.

Pare che il nuovo questore Coccia abbia tutto ciò come principale nemico, infatti si è subito ambientato nella struttura di potere cittadino di Pd e colossi bancari, finanziari e assicurativi, tanto da eseguire manu militari ogni ordine proveniente dal Partito della Nazione

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla Rete Eat the Rich: la lotta per l’agibilità politica, per una vita collettiva più felice e libera non si sgombera nè si arresta!

Hobo