Acabnews Bologna

Due sfratti rinviati

Ne dà notizia Social Log: risultato ottenuto “grazie allo splendido mix di solidarietà, vicinanza, determinazione e rabbia, che noi chiamiamo Bologna Meticcia”.

29 Settembre 2015 - 13:11

(foto fb Social Log)Anche questa mattina il comitato inquilini resistenti di Social log si è mobilitato per bloccare due sfratti, quello della famiglia di Stefano e quello della famiglia di Adel.

Due storie diverse quelle delle due famiglie, eppure così simili, Stefano ha 32 anni è italiano ed ha perso il lavoro un anno fa, ha una compagna ed un bambino di un anno. Adel è arrivato in Italia per trovare lavoro 15 anni fa, ha messo su famiglia ed ha 2 bambini piccoli, ma ormai è da quasi 3 anni che è stato licenziato. Stefano e Adel oggi erano a lottare insieme per impedire che la crisi economica si portasse via anche le loro case. A lottare con loro c’erano le altre famiglie sotto sfratto del comitato, gli abitanti delle occupazioni e gli attivisti di Social log, ed è solo grazie a questo splendido mix di solidarietà, vicinanza, determinazione e rabbia, che noi chiamiamo Bologna Meticcia, che si è riusciti ad imporre all’ufficiale giudiziario un rinvio di più di un mese per entrambe le famiglie. Oggi Stefano e Adel hanno dimostrato che non è solo possibile ma anche doveroso unirsi e combattere insieme contro le ingiustizie causate dalla crisi economica, contro la minaccia dello sfratto e la perdita della casa. Stringersi l’uno all’altro e gridare “Prima i poveri!” è l’unica strada da percorrere per poter affermare il diritto ad avere una casa ed una necessaria riallocazione delle risorse, finalizzata ad alleviare le sofferenze delle milioni di persone che oggi subiscono gli effetti della crisi e poter così distogliere dalla grinfie di palazzinari speculatori e costruttori quel poco che rimane nelle casse dello stato.

L’ opportunità di avere ancora un tetto sopra la testa per le la famiglie di Stefano e Adel oggi si è realizzata solo perchè si è stati in grado di superare le differenze e trovare nella propria condizione di sfrattati, sfruttati e licenziati un grande punto di forza, in grado di determinare quell’unione necessaria a pretendere con forza il riscatto da una condizione di povertà e subalternità. Tutto ciò rappresenta la prova che chiunque tenti di dividere i poveri e le povere mettendoli gli uni contro gli altri indebolisce le loro lotte, escludendo così ogni possibilità di vittoria e di riscatto! Questo è il motivo per cui Bologna rifiuta la visita di Salvini, negandogli il visto da una città in cui odio e razzismo sono banditi, poiché qui gli studenti, gli insegnati, gli sfrattati, i senza casa, i facchini provenienti da ogni angolo di mondo hanno sempre combattuto, fianco a fianco coscienti della ricchezza della loro diversità e della loro forza.

Prima i poveri!

Basta sfratti!

Difendere le occupazioni abitative!

Comitato Inquilini Resistenti con Social Log!