Acabnews Bologna

Dozza, operaio rischia di finire sepolto vivo

E Ross@ su vertenza Fiera: “Arroganza spudorata”. Intanto scatta domani lo sciopero degli accertatori della sosta, Sgb: “Vogliono controllare lavoratori minuto per minuto”.

30 Giugno 2016 - 18:15

Lavori su parete di contenimentoStava lavorando al consolidamento di una parete quando si è staccata una frana di terra che lo ha travolto. Solo l’arrivo dei soccorsi ha permesso di liberare l’operaio, un ragazzo lucano di 28 anni, impegnato in lavori presso privati per conto della ditta edile di cui è socio. Trasportato in elicottoro al Maggiore di Bologna, è ricoverato in condizioni definite “non preoccupanti”. Si allunga, così, l’elenco degli incidenti sul lavoro registrati sul territorio provinciale.

Intanto, continua a far discutere l’annunciato licenziamento di 120 lavoratori della Fiera. Scrive Ross@: “Merola, che solo due settimane fa mendicava voti nei quartieri di Bologna, ha aspettato una manciata di giorni dopo la vittoria al ballottaggio per mettere in opera, lui e Bonaccini, questa ennesima porcata. Dagli sgomberi polizieschi verso le occupazioni di chi è senza casa, alla macelleria sociale sul lavoro che genera precarietà, salari miseri e disoccupazione, questa è l’unica logica che viene adottata dal Pd dove governa: l’attacco ai diritti sociali e dei lavoratori, con una visione dell’esercizio del potere sempre più al servizio dei comitati d’affari e dei potenti interessi finanziari. Basti pensare che quello che sta accadendo a BolognaFiere sta tutto nel quadro nazionale dello smantellamento delle società a partecipazione pubblica portato avanti dal Governo Renzi e dal ministro Madia. Davanti a un’arroganza così spudorata di chi porta avanti le politiche neoliberiste targate troika e Unione Europea, non ci può essere che il conflitto. Ross@ Bologna è fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di BolognaFiere e dei sindacati che hanno preannunciato l’inizio di una lotta dura fino a che questi provvedimenti non verranno ritirati”.

Un altro fronte che si apre è quello sugli accertatori della sosta Tper, che scioperano domani per 4 ore “contro il tentativo dell’azienda di utilizzare la strumentazione data loro in dotazione – scrive Sgb – al fine di controllarne i movimenti, minuto per minuto, in palese violazione dello Statuto dei lavoratori. Con il pretesto di migliorare l’organizzazione del lavoro, l’azienda impone agli operatori di segnalare ogni loro spostamento o eventuale pausa. Questa è solo l’ultima di numerose disposizioni che, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, l’azienda impone ai lavoratori modificando a suo piacimento l’organizzazione del lavoro, e producendo un pesante peggioramento delle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori, limitando loro la possibilità di godere del giusto riposo psicofisico, necessario soprattutto a chi svolge la sua attività tutti i giorni per strada. Come può il Comune sostenere tali pratiche, messe in atto da un azienda di sua proprietà, poco dopo le dichiarazioni di forte critica al job act del sindaco Merola durante la campagna elettorale? Chiediamo che l’azienda ritiri la disposizione che si ritorni ad un corretto confronto con i rappresentanti dei lavoratori in un ottica di miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita degli accertatori”.