Acabnews Bologna

Dopo Salaborsa: “Bloccare sfratti e requisire case sfitte”

Dopo un incontro con gli assessori Malagoli e Frascaroli, conclusa l’acampada. Asia: “Passi avanti, ma servono azioni più pesanti”. Merola: “Occupazione da condannare e perseguire”.

30 Novembre 2013 - 23:53

Dopo l’occupazione della Salaborsa avviata ieri sera al termine del corteo cittadino per “casa, reddito, dignità per tutte e tutti”, oggi  una delegazione dei manifestanti ha ottenuto un incontro con gli assessori comunali Amelia Frascaroli e Riccardo Malagoli, al termine del quale si è conclusa l’acampada nella piazza coperta. Asia registra alcuni “passi avanti”, ma si parla di “tavoli su cui i ragionamenti saranno sempre limitati, purtroppo, se il Comune non accompagna queste azioni a strumenti più pesanti, come quello della requisizione di patrimonio”.

Il sindaco Virginio Merola, nel frattempo, preferisce concentrarsi sul solito ritornello della legalità e promettere denunce a carico dei manifestanti. “Il tema della casa e’ un tema di emergenza non solo bolognese ma nazionale e stiamo cercando di governarlo in tutti i modi”, ma “le occupazioni non sono accettabili- dichiara il sindaco- e vanno condannate. Salaborsa e’ uno spazio pubblico, la nostra posizione su questo non cambia e chi commette atti illegittimi va condannato. Se segnaleremo gli occupanti? Queste sono cose che vanno di per sè, non c’e’ una discrezionalità. Se sono stati commessi reati saranno perseguiti”.

* * * * * * * * * *

L’incredibile leggerezza dell’essere… istituzione!

La grande riuscita della manifestazione e dell’occupazione della Sala Borsa è per noi un dato importantissimo. Una manifestazione creata e sostenuta anche dagli occupanti di case, dagli sfrattati, che ha avuto il diritto all’abitare come connessione con diversi percorsi di lotta. è ormai da mesi che in tutta Italia ci battiamo per una moratoria di sfratti, sgomberi e pignoramenti, per il diritto all’abitare e quindi per la cancellazione della 431 /98, e in queste lotte si moltiplicano le riappropriazioni di case, come risposta all’emergenza abitativa.

Quello dell’abitare è stato, insieme al resto della delegazione che ha incontrato gli Assessori Malagoli e Frascaroli, uno dei temi chiave nel confronto. Infatti in città questi assessori già hanno convocato un tavolo con la Prefettura e i sindacati, che si è incontrato più volte per parlare di “graduazione” degli sfratti, cioè quel palliativo che è il concetto opposto della moratoria che richiediamo. Questo tavolo, era stato convocato perché il Comune si rendeva conto di non poter più “gestire” l’emergenza abitativa che si sta producendo per gli sfratti, ipotizzando anche, a parole, le stesse posizioni che AS.I.A. sostiene da anni: riuso del patrimonio a fini abitativi, blocco delle alienazioni di patrimonio pubblico,requisizione del patrimonio sfitto.

Dopo la “chiusura” del ministro Lupi, il 21 ottobre, su un blocco degli sfratti a livello nazionale, vogliamo che si prenda questa responsabilità chi lo può fare come Ufficiale del Governo sul territorio, ossia il Sindaco, e di questa possibilità ce n’è conferma in una sentenza del tar del Lazio. Ma nessuna risposta a questo tema è stata data precisamente. L’assessore Malagoli sostiene che il risultato dell’azione del Comune saranno altri 250 mln di euro in tutta Italia per il sostegno agli affitti e l’aver rinnovato il “protocollo contro gli sfratti”. Di nuovo il “contributo affitto” che ha buttato nelle tasche della rendita milioni di euro di soldi pubblici per anni? Ci chiediamo se l’Assessore si rende conto di voler usare come medicina lo stesso virus che ha causato la malattia. Ma d’altronde c’è una differenza abissale tra la posizione di AS.I.A. e quela di Malagoli sul ruolo delle “politiche abitative”: per noi sono una componente del salario dei lavoratori, per l’assessore una forma di welfare, a tempo determinato, che dovrebbe portare verso un’autonomia abitativa. Nel bene, recuperando reddito, o nel male, abbassando le proprie condizioni di vita ed accettando la precarietà abitativa.

Sulla questione del patrimonio sfitto, questione da noi molto sentita viste le Occupazioni di via Toscana e via Irnerio, registriamo qualche passo avanti: ci viene confermato che il Comune non ha intenzione di spingere per degli sgomberi, che gli Assessori vogliono aprire immediatamente, col prossimo Prefetto, un tavolo con i proprietari di stabili sfitti per la possibilità di usarli, e riportare in Giunta la richiesta di sanatoria delle occupazioni. “Tavoli” su cui i ragionamenti saranno sempre limitati, purtroppo, se il Comune non accompagna queste azioni a strumenti più pesanti, come quello della requisizione di patrimonio.

Ma visto che queste politiche abitative, non rispondendo ai bisogni, determinano emergenza, secondo noi il Comune ha la responsabilità e il dovere di attuare provvedimenti di carattere di straordinarietà. Il blocco degli sfratti e la requisizione sono misure attuabili, ampiamente “legittimate”da sentenze del Tar, della Corte di Cassazione, di sezioni del Tribunale.

Aspettiamo passi avanti.E siamo sempre di più perchè ogni giorno sfrattati, senza casa, lavoratori e disoccupati, alzano la testa, si organizzano e lottano.

Asia-Usb