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Diritto allo studio, Bpc contro il nuovo direttore dell’ErGo

Bologna Prende Casa denuncia la decisione della Regione di affidare la direzione dell’azienda per il diritto allo studio ad Angelo Di Giansante, “condannato dalla Banca d’Italia ad una multa di 60 mila euro”.

03 Marzo 2011 - 17:13

Di Giansante dimettiti!

A dicembre 2010 la Giunta regionale dell’Emilia Romagna ha nominato Angelo Di Giansante quale presidente dell’ER.GO., l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori.

Eppure:

-il 24 marzo 2010 Di Giansante è stato condannato dalla Banca d’Italia ad una multa di 60 mila euro per gravi irregolarità gestionali, come membro del Consiglio d’amministrazione della BER, banca finita nella bufera per un crack finanziario per investimenti sui derivati e oggi commissariata per un buco di 170 milioni di euro

– BER Banca è pesantemente coinvolta anche nel caso Uni Land, per averne gonfiato il suo patrimonio immobiliare

– Di Giansante ha edificato due studentati gestiti da ER.GO., ed è titolare di diversi alberghi in città

– la nomina del presidente dovrebbe avvenire dopo aver “verificato che le persone suddette possiedono i necessari requisiti di onorabilità ed esperienza previsti dall’art. 3 della Legge Regionale 24/94 e non presentano alcuna causa di incompatibilità di cui all’art. 4 della stessa”

Diciamo allora

– NO a chi si ricicla da speculatore edilizio a speculatore finanziario

– NO al gioco dei partiti (centrosinistra e centrodestra) in combutta con i poteri forti

– NO a chi spera di arricchirsi sulla testa degli studenti,

– NO quindi all’imbarazzante nomina di Di Giansante, che sta nel solco del ridimensionamento del diritto allo studio e dell’entrata dei privati nell’Università imposto dalla Riforma Gelmini

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Contro la rendita e la speculazione

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