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Diritto alla casa, aperto un tavolo in Regione

Social Log, dopo il presidio di stamattina in viale Aldo Moro ed un primo incontro con l’assessore Gualmini: “Ancora un passo avanti, fuori l’articolo 5 dall’Emilia-Romagna!”.

08 Maggio 2015 - 16:00

Ancora un passo avanti: fuori l’articolo 5 dall’Emilia-Romagna!
Comunicato a seguito dell’incontro con l’assessore Gualmini.

socialQuesta mattina un rumoroso presidio composto da occupanti di case e dal Comitato Inquilini Resistenti ha raggiunto la sede della Regione Emilia-Romagna per chiedere conto alla giunta delle politiche che vuole attuare nella nostra regione in materia di diritto all’abitare. Dopo mezzora di slogan e interventi al megafono siamo riusciti a strappare un primo incontro con l’assessore al welfare e alle politiche abitative Gualmini.

Durante l’incontro abbiamo ribadito le ragioni del nostro determinato “NO” al Piano Casa del ministro Rolex Maurizio Lupi e all’odioso articolo 5. Abbiamo posto con forza la necessità di orientare le risorse disponibili, che ci sono e sono tante, nella direzione del rilancio dell’edilizia popolare e il riconoscimento delle buone pratiche di rigenerazione urbana nate a partire dalle occupazioni abitative di immobili sfitti e in disuso da anni. Abbiamo ribadito l’emergere delle nuove forme di povertà che si sta autorganizzando nelle lotte contro il disagio e la sofferenza sociale prodotte dalla crisi economica. A ciò si aggiunge l’attuazione del nuovo calcolo Isee che espungerà violentemente moltissime persone dall’accesso alle graduatorie Erp e ai servizi sociali e welfaristici.

In maniera forte e chiara abbiamo ricordato che il social housing non è la soluzione al disagio abitativo visto che non considera i milioni di persone e famiglie ormai insolventi e impossibilitati a pagare mutuo e affitto come un tempo.

In materia di articolo 5 del Piano Casa abbiamo riscontrato quella stessa insostenibilità espressa dall’amministrazione del comune di Bologna e risultato delle numerose iniziative di lotta prodotte dagli occupanti e dal movimento di lotta per il diritto alla casa della città. L’assessore e vice presidente della giunta regionale ha così confermato che il diritto all’acqua non è sacrificabile per il rispetto dall’odioso articolo 5 che priva anche delle residenze e di tutti i diritti legati al registro. Abbiamo fatto quindi un nuovo passo in avanti e dato un nuovo contributo collettivo alla battaglia che coinvolge i movimento di lotta per la casa in tutta Italia nella direzione dell’abolizione dell’articolo 5!

Invece sulle altre istanze avanzate abbiamo registrato delle risposte ancora insufficienti e su cui c’è la necessità di lottare!

Il tema delle risorse assume quindi grande centralità visto che in materia di abitare ed edilizia residenziale pubblica vengono destinati solo pochi spiccioli mentre vengono foraggiati grandi opere ed eventi inutili. Inoltre crediamo che il corpo legislativo della nostra regione in materia di diritto alla casa sia obsoleto e non ha minimamente recepito le veloci e radicali trasformazioni che stanno sconvolgendo la nostra società e il nostro territorio che vede sempre più persone costrette ad occupare edifici sfitti per poter vivere dignitosamente. Le nuove povertà avanzano, e gli insopportabili provvedimenti coercitivi di un tempo, oggi sono superati di fatto dai bisogni sociali che coinvolgono moltissime persone. Il problema non è quindi la distinzione tra chi annaspa a stento e per poco tempo ancora per pagare l’affitto e chi è costretto a resistere agli sfratti o ad occupare! Al contrario crediamo che il nodo sia destinare le risorse pubbliche alla massa in aumento di insolventi che tra crisi economica, riforma del calcolo Isee, e caro vita sono stati strappati con violenza da una vita degna del suo nome! L’accesso alla casa e al welfare non può quindi essere garantito solo ad una piccola parte di solvibili lasciando ai margini della società sempre più persone!

Per queste ragioni continueremo a vigilare e dare battaglia insieme alle numerose esperienze di lotta che in tutta la regione insistono con forza nella costruzione dell’unica grande opera di cui il nostro territorio ha davvero bisogno: casa, reddito e dignità!

Diamo appuntamento per confrontarci dopo il tavolo con la regione Emilia Romagna e organizzare le prossime iniziative di lotta all’assemblea cittadina che si terrà Mercoledì 20 maggio alle ore 20:30 all’ex-Telecom in via Fioravanti.

Torniamo in marcia per abolire l’articolo 5, difendere le occupazioni abitative e bloccare gli sfratti a Bologna, in Emilia-Romagna e in tutta Italia!

Assemblea Occupanti e Comitato Inquilini Resistenti con Social Log – abitarenellacrisi.org