Dibattito verso il primo marzo, “per i diritti di tutti”

Lunedì 28 febbraio’011 alle 17,30 al 38 di via Zamboni.

23 Febbraio 2011 - 20:06

Primo Marzo 2011 – Verso lo sciopero generale, per i diritti di tutt*

Martedì 1 marzo 2011

Piazza Nettuno ore 15.30

La formalizzazione dei tagli al mondo della formazione tramite la legge Gelmini, il ricatto generato dal modello Marchionne e le sempre peggiori condizioni di sfruttamento e restrizione della libertà dei migranti, ci consegnano oggi una situazione di crisi che riguarda tanto l’economia quanto i diritti e la democrazia sostanziale.

Per questo crediamo che il primo marzo rappresenti la possibilità di esprimere che lottare per la libertà dei migranti, costruire un’altra università, rifiutare l’annullamento dei diritti dei lavoratori e realizzare nuove forme di welfare rappresentano parti della stessa sfida di alternativa di uscita della crisi che è possibile agire attraverso la costruzione di un comune politico.

Di fronte alla creazione di possibili linee di fuga dalla povertà di chi sceglie di abbandonare il proprio paese, oggi l’Europa risponde con la costrizione dei suoi confini, con la creazione di strutture per il contenimento e i respingimenti, con un diritto d’asilo debole che limita fortemente la libertà di scelta dei migranti e con uno status giuridico che porta ad una condizione di sfruttamento e ricattabilità del migrante sempre più elemento strutturale del sistema economico.

Anche le forti rivendicazioni di libertà e di un futuro più dignitoso che nelle ultime settimane arrivano dal sud del Mediterraneo sembrano rappresentare per la governance italiana ed europea soltanto un’occasione per creare di nuovi centri di detenzione e intensificare il controllo sulla libertà dei migranti, nel pieno utilizzo di quella retorica del pericolo di invasione che già in passato ha facilitato l’attuazione di misure presentate come straordinarie e subito normalizzate.

Il primo marzo saremo in piazza con i migranti rivendicando lo sciopero generale e generalizzato perchè crediamo che un reddito garantito, la casa, l’accesso a saperi come una seconda lingua, non possano essere considerati parametri sui quali basare la permanenza sul territorio dei migranti, quanto piuttosto diritti dai quali partire per la costruzione di un futuro migliore per tutte e tutti.

Lunedì 28/02

ore 17:30 aula 2 via Zamboni 38

Dibattito verso il primo marzo

Parteciperanno:

Matteo Rinaldini, Ricercatore dell’Università di Modena e Reggio Emilia

Manila Ricci, Associazione Rumori Sinistri, Lab. Paz Rimini

Alessandra Sciurba, Melting Pot

Neva Cocchi, Sportello migranti Tpo

SaDiR – Uniti contro la crisi
SAPERI DIRITTI REDDITO