Acabnews Bologna

Di nomine e parentele

Pare che Merola voglia inserire la moglie del capogruppo Pd nel Cda della Fiera. E non sarebbe la prima nomina di una persona legata a soggetti molto vicini al sindaco.

24 Luglio 2017 - 09:25

(Comune Palazzo D'Accursio - foto Zic)Prima venne l’assunzione di Ambrogio Dionigi nello staff di Virginio Merola nelle vesti di sindaco della Città metropolitana: qualche anno prima per lui era saltata una nomina già decisa all’interno di un organismo comunale in seguito alle polemiche riguardanti il suo legame con la famiglia dell’ex assessore Amelia Frascaroli, che tra un mandato e l’altro ha deciso di confermare la propria alleanza con Merola solo dopo un prolungato tira e molla. Poi c’è stata la nomina nella Giunta comunale di Irene Priolo come assessore alla Mobilità: oltre ad essere sindaco di Calderara di Reno, è anche la moglie del parlamentare Andrea De Maria, signore delle tessere del Pd bolognese, che prima aveva clamorosamente messo in discussione il bis di Merola (“Non è all’altezza”) e poi ci ha ripensato, garantendogli il proprio appoggio; lo sbarco di Priolo a Palazzo D’Accursio è arrivato qualche mese dopo. E ora, sembra possa aggiungersi la nomina di una terza persona legata a soggetti molto vicini al sindaco: è infatti emersa la notizia che Merola vorrebbe inserire nel nuovo Cda della Fiera (che sarà nominato oggi, nell’assemblea dei soci) un ex funzionaria di Acer, Gigliola Schwarz, che è anche la moglie del capogruppo Pd in Consiglio comunale, Claudio Mazzanti, fedelissimo del sindaco.

In attesa di capire se le indiscrezioni sulla nomina di Schwarz saranno confermate o meno, va all’attacco l’Sgb che parla di “politica familista” e scrive: il possibile inserimento di Schwarz nel Cda della Fiera “è sintomo del degrado politico e morale al quale è ormai ridotta certa politica. Un capogruppo che, in internet, polemizza direttamente con i lavoratori contrari alla svendita ai privati di Bolognafiere con queste parole ‘…noi rilanciamo e potenziamo la Fiera’ e ‘sono qua, non scappo ed anzi lavoro per il bene comune della nostra città’, mentre la Giunta nomina sua moglie consigliere d’amministrazione, non è sinceramente commentabile”.

L’ipotesi ha messo in allerta anche i lavoratori dell’expo. “Se fosse vero sarebbe un atto molto grave ed in conflitto d’interesse”, si protesta sulla pagina social degli Esuberanti. “Al solito prendono BolognaFiere per un poltronificio”, attacca un lavoratore. “Dire inopportuno è dire poco: partecipare alle discussioni in merito allo statuto e poi la moglie siede in consiglio. Mazzanti ci dia una sua visione di opportunità sulla nomina di sua moglie”, chiede un dipendente.