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Dal mercato di piazza VIII Agosto: “Speriamo non venga più esposta merce vergognosa”

Scrive a Zic.it una delle persone coinvolte nella gestione del Mercato del collezionismo: “Non tutti i banchi vendono paccottiglia nazifascista. Abbiamo chiesto più volte di togliere quei gadget, rivolgendoci anche a chi di dovere”.

05 Dicembre 2017 - 17:01

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci da Francesca Pirazzini, che gestisce uno dei banchi del Mercato del collezionismo di piazza VIII Agosto, dopo il nostro articolo di ieri sulla vendita di paccottiglia nazifascista e la decisione dal Comune di interrompere la promozione del mercato sul sito di Bologna Welcome. Sotto la lettera, una breve considerazione da parte della redazione di Zic e un interrogativo in più che, a questo punto, a nostro parere si pone.

> Il testo della lettera inviata a Zic:

Concordo con la vostra posizione e vi posso garantire che sia io che altri colleghi abbiamo chiesto più volte al collega di togliere quei gadget rivolgendoci anche a chi di dovere, anche perché non sono cimeli storici che in un Mercato dell’antiquariato ci potrebbero stare ma paccottiglia che si può trovare in quel di Predappio. Detto questo però ritengo che per correttezza dovevate specificare che un solo banco “vende paccottiglia nazifascista” e non additare tutto il mercato facendoci passare come “nostalgici”, cosa che personalmente ė lontana anni luce dalla mia idea politica.

In questo caso ci abbiamo rimesso tutti visto che il Comune ha tolto la pubblicità al mercato e questo non lo trovo giusto, se vogliamo rimanere in tema avete fatto di “tutta un erba un fascio”. Comunque per trovare qualcosa di buono in questa storia a mio parere imbarazzante per noi o almeno per quanto mi riguarda, spero che grazie a voi questo collega finalmente non esponga più questo genere di merce che ritengo da sempre vergognosa. Se vorrete venire in piazza VIII Agosto per un confronto io e credo anche i miei colleghi saremmo disponibili e anche a farvi vedere che oltre ai “fasci” per fortuna c’è chi propone cultura come locandine di cinema, vinili, libri, oggettistica d’epoca e delle tradizioni ecc ecc  e magari il prossimo articolo sarà più positivo.

Francesca Pirazzini

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L’articolo di ieri è stato pubblicato per segnalare che in un mercato della città, pubblicizzato anche dal portale turistico ufficiale di Bologna, si vendono tra gli altri prodotti anche oggetti con espliciti richiami al nazifascismo. Non abbiamo scritto che questi oggetti sono proposti su tutti i banchi del mercato e non era nostra intenzione far passare questo messaggio. Ci fa piacere che tra gli espositori ci sia chi, attraverso queste stesse pagine, esprime la volontà di prendere le distanze da quanto segnalato. Allo stesso tempo, dalla lettera emerge che “chi di dovere” era stato informato della presenza di certi oggetti. L’amministrazione comunale, però, ieri è sembrata cadere dalle nuvole. Come stanno realmente le cose?

La redazione di Zeroincondotta