Attualità

Da una norma-manifesto a un’abrogazione manifesto?

Palazzo Madama cancella il reato di immigrazione clandestina ma lo mantiene in caso di recidiva. Antigone: “Bisogna insistere sul terreno della depenalizzazione”.

22 Gennaio 2014 - 10:53

(dal sito di Radio Onda d’Urto)

L’aula del Senato ha approvato ieri la proposta di mediazione messa a punto dal governo sul reato di cosiddetta immigrazione clandestina. Si abroga sì il reato ma si conserva il “rilievo penale delle condotte di violazione dei provvedimenti amministrativi adottati in materia”: in sostanza, la recidiva. Testo approvato con 182 si, 7 astenuti e 16 no.

Soddisfazione per l’abolizione del reato di clandestinità, ma forti criticità per il mantenimento della recidiva arriva da Antigone, associazione che tutela i diritti dei detenuti, migranti compresi. Per il presidente, Patrizio Gonnella, “si poteva però avere più coraggio e non trasformare un reato odioso in un illecito amministrativo che comunque non esclude, a priori, un successivo intervento del giudice penale. Bisogna insistere sul terreno della depenalizzazione”. Il rischio, insomma, è che si passi da una norma-manifesto ad un’abrogazione manifesto, ma che nei fatti cambi poco.