Acabnews Bologna

“Da lavoratori delle coop diciamo: la solidarietà è un’arma, vincere è possibile” [+comunicati]

Lettera aperta di un dipendente Coopservice e di uno della Quadrifoglio in vista delle diverse iniziative di sciopero che si incrociano nella giornata di domani. Astensione dal lavoro anche per i dipendenti dei servizi museali.

18 Giugno 2014 - 18:59

Lettera aperta ai lavoratori e alle lavoratrici delle coop

Primo maggio NoCoop (foto di Gabriele Pasceri)Siamo due lavoratori, ciascuno di noi due lavora per una cooperativa: uno per la Coopservice, l’altro per la Quadrifoglio. Ci siamo incontrati durante le lotte dei lavoratori di Coopservice dell’Ateneo di Bologna, ci siamo riconosciuti in una stessa condizione di precarietà e sfruttamento. Nostra intenzione è contrapporci alla stessa discontinuità lavorativa e retributiva, lo stesso impoverimento, la stessa sottrazione di diritti e la stessa dequalificazione delle nostre competenze.

Siamo convinti che sostenerci attivamente nelle varie vertenze sia fondamentale e doveroso perché la solidarietà è un’arma che fa male, perché crediamo che la lotta sia una sola, unico è il nostro nemico anche se prende volti differenti. Si tratta del sistema delle cooperative che ci precarizza tutti i giorni. L’unica arma che abbiamo é l’unità infatti da qualche mese partecipiamo all’Assemblea No Coop.

Vi invitiamo ad una discussione che si terrà domani 19 giugno alle ore 19 davanti Palazzo Paleotti in occasione anche degli scioperi dei lavoratori Coopservice di Flaica-Cub e degli altri settori di USB per guardarsi in faccia e iniziare a mobilitarsi insieme… Lottare è necessario, vincere è possibile.

Antonio Alia e Luigi Caporale (Assemblea NoCoop)

* * * * * * * * * *

È di nuovo sciopero! Dopo mesi di lotta, picchetti, blocchi e l’occupazione del rettorato, l’Università era stata costretta a concedere un tavolo tecnico. Il primo appuntamento si è svolto lo scorso 30 maggio, con un nuovo voltafaccia dell’amministrazione, che ha chiuso le porte di fronte alle legittime rivendicazioni dei lavoratori su salario, riconoscimento delle mansioni, giusto affidamento dei servizi, trasparenza. Così, mentre la Coopservice finisce al centro degli scandali per la corruzione, che altro non sono che il normale funzionamento del sistema targato Poletti e coperto dai sindacati confederali, l’Università di Bologna conferma ostinatamente la volontà di continuare ad appaltare a essa i suoi lavoratori, a pochi euro all’ora. Sul perché è facile esercitare l’immaginazione…

Per questo domani rilanciamo lo sciopero, saremo di nuovo di fronte ai portoni dei palazzi Unibo divenuti simbolo della vergogna e andremo in rettorato. Perché quello che abbiamo ottenuto è solo quello che ci siamo conquistati, e quello che ci siamo conquistati è solo una piccola parte di quello di cui abbiamo bisogno.

Assemblea Lavorat* Student* Precar*

* * * * * * * * * *

A fronte delle pesanti aggressioni nei confronti del lavoro pubblico e privato avanzate dalla governance nazionale e locale – il nuovo bando per acquisire lavoro in outsourcing nei musei civici è un indice sintomatico della volontà di smantellamento del lavoro pubblico e della contemporanea implementazione del lavoro precario – lavoratrici/ori delle istituzioni culturali del Comune di Bologna, prendono atto del rifiuto dell’Amministrazione Comunale ad argomentare, confrontarsi e modificare questa scelta politica; inoltre prendono atto dell’attuale evidente inadeguatezza dei sindacati confederali nel respingere questa deriva con idonee azioni di contrasto.

Crediamo che per contrastare l’offensiva padronale nei confronti del lavoro, sia urgente e necessario costituire una rete di solidarietà metropolitana con tutti i settori popolari in lotta, che integri la vertenza del pubblico impiego in una più generale vertenza sociale in grado di contrastare la ristrutturazione privatista del Bene Comune.

In occasione dello SCIOPERO del Pubblico Impiego, Cub Cobas, lavoratrici e lavoratori autorganizzati, danno appuntamento in Piazza Maggiore alle ore 17.00, per un’azione comunicativa di sensibilizzazione in relazione all’incipiente rottamazione del lavoro
pubblico.  Cub Cobas ha proclamato questo sciopero per reiterare la propria richiesta di bloccare l’ esternalizzazione dei servizi culturali, ed invita tutte le lavoratrici e i lavoratori ad esprimere con inventiva e fermezza la loro contrarietà allo svuotamento e all’abbandono del bene pubblico (cultura, scuola, servizi sociali)

SE IL SINDACO E LA SUA GIUNTA SONO “SORDI”
“AMPLIFICHIAMO” LA NOSTRA VOCE

Cub-Cobas Comune di Bologna

* * * * * * * * * *

GIOVEDI 19 GIUGNO USB CONTRO LA RIFORMA DELLA P.A.

TUTTI IN SCIOPERO E IN CORTEO

APPUNTAMENTO IN PIAZZA ROOSEVELT ORE 10.00 A BOLOGNA

A seguito di quanto emerso dal Consiglio dei Ministri che conferma l’impianto della riforma finalizzata alla riduzione della pubblica amministrazione consegnandola al servizio delle imprese, si rafforzano le ragioni della necessità dello sciopero nazionale proclamato dall’USB per il prossimo 19 giugno di tutto il pubblico impiego e delle aziende partecipate, municipalizzate e in appalto agli enti pubblici.

In Emilia- Romagna sciopereranno i lavoratori e le lavoratrici di tutto il pubblico impiego (ministeri, parastato, sanità, enti locali, ecc.) tutte le società partecipate, in house ed ex municipalizzate, come le Fiere di Bologna, il Cup 2000 e l’Hera S.p.A, e tutte le Cooperative Sociali. Le lavoratrici e i lavoratori si troveranno sotto la Prefettura di Bologna per dare avvio ad un lungo corteo per le strade del centro sino a piazza XX settembre.

Nelle varie assemblee di preparazione allo sciopero sta emergendo rabbia e molto malumore rispetto al blocco dei contratti sino al 2020 che ridurrà salario e diritti a tutti i dipendenti pubblici e molta preoccupazione a fronte degli esuberi, conseguenza dei tagli e degli accorpamenti degli enti locali e degli uffici periferici dello stato, che saranno soggetti a demansionamenti e alla mobilità obbligatoria. Molta delusione, invece, per tutti i precari che vedono svanire ogni prospettiva di stabilizzazione.

A tutto ciò si aggiunge il taglio al diritto alla rappresentanza collettiva con il dimezzamento dei permessi sindacali RSU e dei distacchi, privandogli così del diritto di essere difesi, rappresentati ed organizzati dai sindacati di fronte al proprio datore di lavoro.

Questo, per l’USB, è un primo appuntamento di un percorso di lotta contro i provvedimenti di un governo che in linea con quanto dettato dalla UE, ha deciso, in nome delle banche e del profitto di fare pagare il conto ai più deboli. Subito dopo il 19, il prossimo appuntamento sarà per il 28 giugno a Roma in occasione dell’inaugurazione del semestre europeo da parte del governo Renzi, per mobilitarci con un controsemestre popolare e di lotta.

Usb Emilia-Romagna

* * * * * * * * *

L’università tace: lavoratori Coopservice domani in sciopero

Dopo il tavolo tecnico del 30 Maggio doveva arrivare una convocazione… ma nulla. Tutto tace!

L’università continua a sostenere che alla scadenza dell’appalto delle portinerie acquisterà i servizi di “portierato” ancora una volta da Coopservice aderendo alla convenzione Intercent-ER. La convenzione ora in essere prevede una tariffa oraria più bassa rispetto alla convenzione precedente: nel 2011 la tariffa oraria era di 16,50 mentre oggi è a 15,95.

L’ateneo aveva promesso il mantenimento del contratto di lavoro attuale alle “portinerie” e una indennità per io il riconoscimento delle mansioni: ma Coopservice come farà a riconoscere una indennità con 0,75 euro in meno l’ora?

Palazzo Paleotti: i lavoratori, che con le loro sono riusciti ad obbligare CGIL, CISL e Coopservice a riconoscere delle indennità per recuperare in parte il taglio netto degli stipendi, ancora oggi hanno una retribuzione grandemente inferiore a quella percepita fino all’Ottobre 2013. Ad agosto, periodo di chiusura e messa in ferie dei lavoratori, le buste paga torneranno ad essere simili a quelle iniziali: ai 3,20 netti con l’unica indennità non sulla presenza saranno di circa 3,60. Per 173 ore medie mensili la retribuzione netta sarà intorno ai 650 euro per chi è a tempo pieno. Questo a dimostrare che le retribuzioni fisse sono rimaste, malgrado tutto da fame!

Sciopero del 19 Giugno confermato!

I lavoratori si aspettavano qualcosa di più dal Rettore:

si aspettavano trasparenza ma gli accessi civici hanno prodotto un nulla di fatto, ancora oggi non si sa quanto l’ateneo paghi davvero Coopservice per servizi che non sono contemplati negli appalti di Intercent-ER e di Consip e non a tariffario; si aspettavano che l’ateneo parlasse a nome proprio e invece continua con le parole di Coopservice come se una ditta privata dovesse determinare le scelte di un ente pubblico, le norme sugli appalti non permettono, anzi sanzionano, un rapporto privilegiato tra un ente e una azienda in particolare; si aspettavano che l’ateneo di Bologna riconoscesse le mansioni e soprattutto riconoscesse che Coopservice non ha le caratteristiche per garantire attività come la gestione di servizi agli studenti quali Palazzo Paleotti e l’assistenza alle aule per l’appalto fino ad oggi chiamato portinerie; si aspettavano che finalmente l’ateneo si mettesse in moto per mettere sul mercato la richiesta di affidamento dei giusti servizi, unico modo per riconoscere ai lavoratori il giusto trattamento economico; si aspettavano che l’ateneo smettesse di comprare servizi diversi da quelli reali e soprattutto e continuano a chiedersi come fa a pagare di più un servizio rispetto alla tariffa determinata dal pubblico incanto… Se fosse lecito comprar quel che si vuole a qualsiasi tariffa, perchè dovrebbe esistere una così importante normativa sugli appalti?

L’unica certezza che abbiamo è che questi due appalti non sono per nulla trasparenti e questa mancata trasparenza ricade sui lavoratori come una mannaia che di volta in volta porta via parte di stipendi e pezzi di professionalità! Che interesse ha l’ateneo a continuare su questa strada?

Le recenti notizie uscite sui quotidiani relative alle inchieste incorso in varie parti d’Italia non aiutano a dipanare la nebbia fitta… anzi!

Domani i lavoratori in sciopero, dopo il concentramento in via Zamboni 25, ritorneranno in rettorato a chiedere risposte… e il seguito lo vedremo in base all’atteggiamento del Rettore e alle decisioni che l’assemblea dei lavoratori prenderà!

Ulteriori azioni di denuncia alle autorità competenti sono in fase di valutazione.

Cub