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Cua: da Salvini “ingerenza senza precedenti nella vita universitaria”

Il collettivo contesta che il leader leghista abbia voluto “accertarsi che saranno applicate sanzioni disciplinari promesse dal rettore contro studenti che contestarono Panebianco”. Ubertini: “Non era tema discussione”. Quindici indagati per allontanamento vigilantes a marzo.

06 Maggio 2016 - 20:32

Corteo contro Salvini - © Michele LapiniConferenza stampa del Collettivo Universitario Autonomo questo pomeriggio, dopo la lunga giornata di contestazione all’ennesima passerella elettorale di Matteo Salvini di ieri. Gli attivisti del collettivo hanno attaccato sui muri accanto l’ingresso del rettorato una grafica raffigurante il ritratto a testa in giù di Goffredo Coppola, rettore dell’Università di Bologna fra il ’44 e il ’45 sotto la repubblica di Salò, ritratto che fu già rimosso dal rettore Walter Bigiavi nel 1968, e poi ricollocato da Fabio Roversi Monaco in tempi più recenti.

“Chiediamo al rettore Ubertini di rimuovere la foto di Coppola per smarcarsi dal gesto di apertura verso le destre capitanate da Salvini che ha fatto ieri, stringendogli la mano dentro l’Università, se in qualche misura ha qualche sentimento antifascista. Stiamo assistendo alla grande ipocrisia di un rettore che fino a qualche mese fa sosteneva la neutralità dei saperi contro chi contestò Angelo Panebianco, mentre oggi accoglie il principale leader della destra nazionale.”

Continuano gli attivisti: “Salvini ha voluto accertarsi che saranno applicate le sanzioni disciplinari promesse dal rettore contro gli studenti che hanno contestato Panebianco. E’ un atto vergognoso di ingerenza della politica dentro la vita universitaria e accademica che non ha precedenti. Anche di questo chiediamo conto a Ubertini.”

Gli studenti del collettivo si chiedono se il gesto del rettore non sia legato a questioni di equilibri politici cittadini, e se non sia mosso dai malumori di Ubertini verso gli amministratori della città: “Questa ingerenza politica è resa ancor più grave dal fatto che da mesi gli studenti portano avanti delle richieste: tutte le settimane vengono fatte autoriduzioni in mensa da centinaia di persone, che richiedono servizi e sollevano problemi ai quali la governance universitaria non ha mai dato risposta.”

Ubertini comunque è intervenuto nel pomeriggio specificando che sui provvedimenti disciplinari l’istruttoria è ancora in corso e solo al termine del procedimento sarà discussa del Senato accedemico: “Non erano il tema della discussione” di ieri con Salvini. Una netta smentita delle parole dello stesso leader leghista, che aveva affermato con certezza, dopo l’incontro, che le misure ci sarebbero state.

Il cua rende noto inoltre che i manifestanti feriti durante il corteo di ieri non si sono fatti refertare in ospedale, data l’assenza di garanzie che non vengano perseguiti, e preso atto del clima che c’è in città, testimoniato anche dai quattro mezzi blindati schierati oggi all’ingresso su via Zamboni: “Per questa conferenza stampa, della quale avevamo dato comunicazione solo alle redazioni dei giornali, si è mobilitato un grandissimo dispiegamento di polizia. Poniamo anche questa questione: chi paga per questo uso sproporzionato della forza pubblica?”

Nel prossimo Senato accademico dovrebbero essere discusse le sanzioni contro i contestatori di Panebianco, ma gli attivisti lanciano la sfida al rettore a portare avanti questa politica repressiva: “Hanno visto cosa si è mobilitato in poche ore per la visita di Salvini, staremo a vedere dove andremo a parare.”

Intanto dalla procura fanno sapere che è stato recapitato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per 15 attivisti del collettivo accusati di resistenza a pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose e lesioni personali relativamente all’allontanamento di due guardie giurate che operavano in zona universitaria. Nei prossimi venti giorni gli studenti potranno produrre la documentazione per difendersi dalle accuse.