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Crash: dal Comune nessuna proposta, ”è il solito gioco”

Salgono intanto a quota 250 le sottoscrizioni dal mondo dell’arte, della musica, del cinema e dell’informazione all’appello a sostegno dello spazio sociale sgomberato a inizio agosto.

05 Settembre 2017 - 10:02

Solo una settimana fa il presidente del Navile Daniele Ara affidava alle cronache locali la disponibilità a ragionare di uno spazio in convenzione per dare continuità all’esperienza dello spazio sociale sgomberato a inizio agosto in via della Cooperazione.

Gli attivisti di Crash avevano risposto a stretto giro dicendosi “in astratto concordi” ma, come hanno ricordato ieri in un nuovo comunicato, “sollevando la problematica prassi dell’amministrazione cittadina di non far seguire agli intenti i fatti”.

E infatti “è trascorsa una settimana e da Palazzo d’Accursio – continua il collettivo – non è stata fatta alcuna proposta di incontro per discutere del percorso tracciato dal presidente Ara. Insomma è il solito gioco con cui l’amministrazione ha gestito per anni la vicenda del Laboratorio Crash e più in generale le istanze sociali, politiche e culturali avanzate dai ceti sociali di riferimento della nostra esperienza di aggregazione e riscatto collettivo: a volte si pronunciano intenti, ma poi segue sempre il disimpegno, lasciando alla procura e alla questura il compito di risolvere a modo loro, e quindi reprimendo, le istanze avanzate. Politicamente non possiamo che denunciare questo gioco che d’altro canto non sta lasciando aperti scenari alternativi e che ci fa dire chiaramente che quanto accadrà sarà di responsabilità di chi si sta rifiutando di dare seguito concreto alle intenzioni pronunciate. La nuova stagione di conflitto sociale è ormai alle porte e se non ci sarà una casa per il Laboratorio Crash vorrà dire che la nostra esperienza vivrà nelle strade e nelle piazze del centro storico e della periferia, fino alla prossima occupazione”.

Intanto, prosegue Crash, “con la solidarietà di Ascanio Celestini, Elio Germano, Stefano Benni, Skiantos, Bernardo Iovene, e Massimo Zamboni a cui si aggiungo altre 250 firme dal mondo dell’arte, della musica, del cinema e dell’informazione aggiorniamo la sottiscrizione all’appello Crash Again pubblicato giorni fa”.