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Contestazione al Pdl, “esempio della vuotezza di questo Governo”

Dopo i fischi che hanno sommerso la festa del Pdl in piazza XX Settembre, pubblichiamo i comunicati del Cua, Bologna Prende Saperi e Bartleby.

11 Settembre 2010 - 15:35

Per Bologna la giornata di ieri è stata importante: in una città che ancora deve riprendere pienamente vita dopo l’estate, centinaia di persone sono comunque scese in piazza per contestare la presenza della Gelmini. Studenti medi ed universitari, precari, genitori ed insegnati, abbiamo inaugurato in anticipo l’anno scolastico ed accademico, in una mobilitazione spontanea e autoconvocata a partire dal tam tam on line. In una piazza XX Settembre assurdamente militarizzata ed espropriata alla città per garantire a poche manciate di persone di assistere ad un aberrante spettacolo di ballerine, si è esemplificata l’essenza (e la vuotezza) di questo governo.

Nonostante l’annuncio preventivo dell’assenza della Gelmini (anche se pochi giorni prima veniva dichiarato con arroganza dal Pdl che la ministra sarebbe venuta comunque e che non si sarebbero fatti travolgere dell’onda contestataria), evidentemente fatto per depotenziare l’opposizione dell’evento di protesta, siamo comunque scesi in strada per prendere parola e gridare la nostra rabbia.

A partire dalla prima serata, e poi fino a notte in un crescendo costante, centinaia di persone hanno assediato la festa del Pdl sommergendola di fischi, resistito ai tentativi della polizia di dividere e non far unire i manifestanti prima, e alle cariche di alleggerimento per allontanarli dopo, effettuato blocchi stradali e dato vita a cortei spontanei che si sono conclusi verso mezzanotte in piazza Verdi.

Ha echeggiato a lungo per i portici cittadini lo slogan “Que se vayan todos”.
Il percorso spontaneo di contestazione che da alcune settimane sta caratterizzando le città italiane dopo Maroni a Bergamo, Dell’Utri a Como, Schifani e Bonanni a Torino, Franceschini a Roma, non ha risparmiato la Gelmini. Anche in sua assenza fisica, permane il dato politico di una rabbia contro chi in tempi di crisi distrugge i livelli di vita ed i diritti, di un rifiuto della precarietà esistenziale, e della volontà del mondo della formazione di proseguire nell’opposizione ai tagli, alle riforme ed alla crisi, in percorsi che rifiutano l’austerità reclamando una vita ricca e dignitosa, reddito e saperi.

C.U.A. – Collettivo Universitario Autonomo



La determinazione dei precari e degli studenti


Ieri in un clima surreale, si è riaperta la stagione politica a Bologna legata alle tematiche della scuola e dell’università. La Gelmini aveva disdetto la partecipazione alla già blindatissima festa del PDL, dopo che precari e studenti avevano indetto un presidio per contestarla. Il presidio mantenuto lo stesso, festeggiava la fuga della Gelmini davanti  all’ingresso della festa del PDL.

Per difendere la festa vi era un nutrito numero di carabinieri e poliziotti in assetto antisomossa, che hanno iniziato immediatamente e senza nessun motivo a spingere i manifestanti lontano dall’entrata della festa. Per poi arrivare a manganellare direttamente i manifestanti, ferendone diversi. Fino  ad allora la  manifestazione era stata pacifica, con slogan a favore della scuola pubblica e  contro i tagli del ministro dell’istruzione.

Surreale è stato quando i carabineri hanno iniziato a manganellare nel momento che all’interno della festa del PDL sul palco sfilavano ballerine brasiliane a ritmo di samba, da una parte insegnati e studenti, dall’altra puttanieri che vedevono sfilare ragazze semi nude nella migliore tradizione Mediaset… protetti dalla celere… è stata in piccolo una fotografia generale del paese in cui viviamo.

E’ ovvio che la contestazione a Bonanni, pesava nello sproposito di forze di polizia intervenute a Bologna, tuttavia l’aver deciso di manganellare i precari della scuola e gli studenti, è stato un grosso sbaglio, perchè non solo questi non sono scappati ma hanno continuato a manifestare per tutta la notte  ancor più determinati dopo aver visto e sentito l’arroganza della polizia e dei carabinieri.

Per molti manifestanti, la maggior parte precari della scuola, il comportamento della polizia della scorsa notte è stato un chiaro avvertimento a interrompere la protesta, tuttavia questo si è rivelato un boomerang, perchè il sentire comune della scorsa notte era che i veri difensori della democrazia e del diritto erano gli stessi manifestanti e non gli squallidi personaggi che partecipavano alla festa di un PdL.

Le diverse contestazioni che si stanno susseguendo in italia, devono assumere il piano dell’indipendenza da chi vuole strumentalizzare la lotta dei precari della scuola e degli studenti. La lotta del mondo del saperi non è imbrigliata dall’antiberlusconismo, ma si batte per riaffermare la garanzia al sapere per tutti/e di fronte ad un mondo politico (di centro-destra cosi come di centro sinistra) che in questi anni a letteralmente distrutto la scuola pubblica e peggiorato notevolmente le condizioni dei lavoratori di questo settore. Gli attacchi e la criminalizzazione del centro sinistra contro chi ha contestato Bonanni deve essere un monito a tutti quelli che pensano che oggi non siamo dentro un sistema dove le linee di fondo liberiste sono omogenee tra centro-sinistra e centro-destra. Chi oggi riafferma garanzie in modo
indipendente viene attaccato, perchè non vi può essere nulla al di la del teatro del centro destra e del centro sinistra che difendono interessi privati a
scapito degli interessi pubblici.

Le mobilitazioni continueranno perchè precari e studenti non si sono e non si faranno intimorire di fronte alla loro repressione e stupidita, perchè la lotta per i saperi è di vitale importanza per il futuro, e riguarda tutte le fasce popolari.

Bologna Prende Saperi



La Gelmini è impresentabile, i precari e gli studenti no


È stata una bella serata quella di ieri sera.

Anche se il ministro Gelmini, come già annunciato, non era presente alla kermesse regionale del Pdl, gli studenti e i precari della scuola hanno voluto esserci.

Tra la scalinata del Pincio e piazza XX settembre si sono ritrovate diverse centinaia di persone che hanno voluto manifestare ed esprimere il loro dissenso ad un ministro che, giorno dopo giorno, distrugge l´istruzione nel nostro Paese, dalle scuole all´università fino alla ricerca.

I precari, che stanno subendo forti tagli e licenziamenti, a discapito come sempre, della qualità della didattica, hanno inscenato una simpatica parodia del ministro Gelmini che a suon di decreti e di tagli continua a togliere fondi alla scuola pubblica e a danneggiare gravemente il mondo della ricerca ed il futuro di tutti e di tutte noi.

Inscenando una protesta pacifica, rumorosa e colorata, gli studenti e i precari si sono visti violentemente e ingiustamente respinti, più e più volte, senza una vera e propria motivazione da polizia e carabinieri.

La loro festa è poi continuata; al posto del ministro Gelmini, ospite di punta della serata, si sono susseguiti sul palco del Pdl ballerini e ballerine brasiliani in tipica salsa berlusconiana…

La nostra festa invece continuerà, nell´anno che è appena cominciato, ribadendo che è sulla scuola e sul mondo della formazione e della ricerca che bisogna investire e che dalla crisi non si esce a colpi di tagli né di manganelli.

Bartleby – Spazio autogestito