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Contestarono Maroni: nove anni dopo sei condanne

In primo grado otto mesi per resistenza aggravata. Un’assoluzione per non aver commesso il fatto. Gli studenti dell’Onda tentarono di avvicinarsi a un convegno cui partecipava l’allora ministro dell’Interno. Altre 14 condanne per un’occupazione dell’ex Beretta.

08 Maggio 2018 - 21:02

Il 28 settembre 2009 contestarono la presenza in città dell’allora ministro dell’Interno, Roberto Maroni: a nove anni di distanza arrivano (in primo grado) sei condanne a otto mesi per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e un’assoluzione per non aver commesso il fatto. Quel giorno i manifestanti, nell’ambito delle mobilitazioni che vedevano protagonista il movimento studentesco dell’Onda, entrarono in contatto con le forze dell’ordine schierate all’angolo tra via Cartolerie e via Santo Stefano, mentre Maroni era nell’aula Absidale di Santa Lucia per un convegno sul tema “Lo sport in tribuna: disciplina e gestione degli impianti sportivi”. Per uno dei sette imputati, accusato di essere il promotore della protesta, la Procura aveva chiesto la condanna a un anno, mentre per gli altri sei imputati la pena richiesta era di nove mesi. È caduta per prescrizione l’accusa di getto pericoloso di cose. Inoltre i giudici hanno anche rigettato la richiesta di risarcimento per danni morali avanzata da uno degli agenti coinvolti, che si è già costituito parte civile in un altro processo di primo grado ancora in corso sulla giornata del 28 settembre 2009. Per tutti i condannati è stata disposta la sospensione condizionale della pena, mentre i difensori hanno annunciato l’intenzione di presentare appello contro le condanne decise oggi.

Altre 14 condanne (a un mese di pena) vengono riferite dalla stampa mainstream: si riferiscono  all’occupazione, nel 2012, dell’ex clinica Beretta di via XXI aprile. Le condanne arrivano proprio pochi giorni una significativa novità per i destini dello stabile di proprietà Ausl, più volte sgomberato: passerà al Comune, scambiato con un paio di piccoli poliambulatori di quartiere, e vi dovrebbero essere realizzati 20 alloggi per la ‘fascia grigia’ di popolazione, cioè in grado di pagare solo affitti a canoni calmierati. Lo ha annunciato venerdì Palazzo D’Accursio, insieme al progetto di altri circa 160 alloggi Erp, tra Navile e Santo Stefano.