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Concorsone scuola, “smascherare la propaganda del governo” [audio+foto]

Manifestazione ieri degli insegnanti precari, che hanno anche raccolto firme per i quattro quesiti referendari contro le riforme approvate lo scorso luglio.

13 Aprile 2016 - 13:49

Protesta del Coordinamento Precari della Scuola ieri in piazza di porta Ravegnana contro il ‘concorsone’ promosso dal governo: “Abbiamo scelto una data significativa, il 12 aprile – spiegano a Zeroincondotta – perché oggi si sono saputo le date di questo concorso che fino all’ultimo abbiamo sperato fosse rinviato, ma ormai è sicuramente da fare. Ci opponiamo perché siamo tutti insegnanti che già lavorano a scuola dopo aver fatto prove dure e selettive che ci hanno costretto a spendere molto, con percorsi abilitanti come il Tfa. Ma l’abilitazione è utile solo a partecipare al concorso, mentre noi chiediamo l’inserimento alle graduatorie a esaurimento dalle quali si poi si accederebbe al ruolo. Chiediamo garanzie per chi non riuscirà a superare al concorso, ma che continuerà a lavorare a scuola”.

Proseguono gli insegnanti: “Va smascherata in particolare la propaganda del governo che parla di nuove assunzioni per posti che sono in realtà già tutti occupati, il 95% di noi sono già a scuola, e stanno preparando il concorso in condizioni difficili e anche paradossali, per esempio dovremo prendere un giorno non retribuito di permesso per andare a sostenere il concorso medesimo”. In piazza anche i banchetti per promuovere quattro quesiti referendari su vari aspetti della ‘buona scuola‘ di Renzi: lo ‘school bonus’, l’alternanza scuola-lavoro, i ‘super-poteri’ ai dirigenti scolastici, la valutazione del merito.

 > Ascolta l’audio raccolto in piazza:

 

> Foto:

Precari scuola (foto Zic)

Precari scuola (foto Zic)