“Nessuna memoria condivisa, giù le mani da Francesco”: l’assessore e la presidente di Quartiere costretti ad allontanarsi da via Mascarella. Intanto Bartleby aderisce al corteo di stasera.
“Vergognatevi, l’anno scorso avete detto che erano state giuste le cariche in piazza Verdi e ora venite qui a sciacquarvi la faccia”. E’ rabbiosa la reazione degli studenti di Hobo e Cua alla presenza alla commemorazione dell’omicidio di Francesco Lorusso dell’assessore alla Cultura Alberto Ronchi, della presidente del San Vitale Milena Naldi e del prorettore Roberto Nicoletti. Dopo circa un quarto d’ora di cori e slogan come “Nessuna memoria condivisa” e “Giù le mani da Francesco”, Ronchi e Naldi si sono allontanati.
Intanto alle adesioni al corteo di stasera si aggiunge anche quella di Bartleby: “Dopo la gestione sconcertante delle giornate di giugno in piazza Verdi e dopo il più recente e gravissimo attacco alla libertà di dissenso, con i 12 divieti di dimora – scrive il collettivo – ci pare ancora più importante prendere parte alla manifestazione in memoria di Francesco Lorusso. Allora come oggi chi governa la città – e più in generale il paese – dimostra l’assoluta incapacità di rispondere ai bisogni e alle rivendicazioni dei molteplici soggetti che si attivano e provano a cambiare insieme pezzi di esistente, se non con repressione poliziesca e giudiziaria. La nostra piena solidarietà va ai compagni e alle compagne colpiti dai provvedimenti e agli altri indagati”.
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