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Cispm in piazza: “Denunce ed espulsioni non ci fermano”

Oggi manifestazione nel cortile del Comune e poi davanti alla Prefettura, che ha assicurato un incontro per mercoledì: “Vogliamo risposte concrete”. E CampiAperti sugli sgomberi: “Politica criminale”.

04 Giugno 2015 - 19:32

20150604_112606Ad una decina di giorni di distanza dallo sgombero dell’ex Dima, oggi è tornata in piazza la Coalizione internazionale rifugiati migranti e sans-papier (Cispm), che in un comunicato racconta: “Dopo il presidio e la manifestazione di questa mattina, che ci ha visto prima attraversare il cortile di Palazzo d’Accursio e poi sostare davanti alla Prefettura, siamo riusciti ad ottenere un appuntamento proprio in Prefettura per mercoledi prossimo. Nonostante il risultato ottenuto, certo non sentiamo di sbandierare alcun trionfalismo poiché non abbiamo ancora ottenuto nessuna risposta concreta sui provvedimenti di allontanamento di cittadini comunitari emanati in seguito allo sgombero del 25 maggio dell’ex-Dima. Nel corso dell’incontro sarà proprio questo ciò di cui chiederemo di render conto alla Prefettura che, avallando la richiesta della Questura, ha deciso di espellere dal territorio nazionale alcuni rumeni per la mancata iscrizione anagrafica o perché pericolosi date le numerose denunce per invasione”.

Ancora dal comunicato: “È evidente la volontà di criminalizzare lo stato di necessità e di impotenza delle fasce più deboli della popolazione instaurando un clima di terrore in città. Non a caso, mentre oggi rifugiati, disoccupati, rom, precari e occupanti insieme agli educatori ed agli assistenti sociali manifestavano in piazza per lavoro, reddito, casa e diritti, le forze dell’ordine procedevano all’ennesimo sgombero dello stabile ex-Stamoto. Basta sgomberi! I bisogni sociali e l’emergenza abitativa che questa città lamenta a gran voce non possono essere trattati come in uno stato di polizia. Ci aspettiamo e vogliamo risposte concrete da una politica che attui interventi amministrativi ed istituzionali tesi al reale benessere sociale. Denunce, espulsioni, minacce e i silenzi non ci fermeranno, la lotta non si arresta. Parteciamo tutt* al corteo di sabato 6 giugno che partirà dall’ex-Telecom di via Fioravanti. La solidarietà è un’arma!”.

Intanto, in questi giorni anche l’assemblea generale dell’associazione contadina CampiAperti, ricordando che “in spazi occupati e in spazi nati da occupazioni facciamo tutte le settimane la prevalenza dei nostri mercati”, prende posizione contro l’ondata di sgomberi a cui si sta assistendo in città: “Consideriamo criminale la politica che vuole l’interesse dei possidenti e degli speculatori prevalere sulle necessità di vita delle persone più deboli. Chi parla di miseria intellettuale degli occupanti vive in una torre d’avorio.  Chi afferma la necessità degli sgomberi soffia sul fuoco dell’esplosione sociale”.