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Centro negato al corteo, G7M: “Vogliamo essere liberi di manifestare”

Per non interferire con lo shopping dei T Days la manifestazione dovrà passare da via Marconi. La piattaforma G7M: “Prescrizioni ingiustificate, siano rimosse”. Aderisce alla mobilitazione Social Log: “Autorecupero contro cementificazione e consumo di suolo”.

09 Giugno 2017 - 16:32

“Come cittadini associazioni, movimenti e realtà politiche che hanno fatto parte del percorso del G7M chiediamo alle forze democratiche di questo paese di pronunciarsi a favore della libertà di manifestare in modo pacifico e colorato i contenuti e le proposte sulle politiche ambientali che sono state sviluppate all’interno del G7M ispirate ad un ecologia integrale e alla necessità di agire in modo netto e profondo per combattere i cambiamenti climatici”. Così la piattaforma “G7M Ambiente alla base non al vertice” invita associazioni, realtà sociali, sindacati, forze politiche e democratiche, alla società civile, ad unirsi “all’appello in difesa della libertà di manifestare nel centro della città”. A quanto si apprende dagli stessi infatti, nonostante la cancellazione della zona rossa, le autorità avrebbero vietato al corteo previsto per domenica pomeriggio di attraversare le strade del centro storico. In particolare saranno off limits via Indipendenza e via Ugo Bassi con proposta alternativa di sfilare in via Marconi. Obiettivo politico della scelta di chiudere la via principale del centro sarebbe quella di non disturbare lo shopping durante i tradizionali T Days ed impedire che anche i passanti possano attraversare ed entrare in contatto con i manifestanti in corteo.

Un appello alla mobilitazione in occasione del G7 dell’ambiente atteso a Bologna che passa per la ferma richiesta di “rimuovere le prescrizioni ingiustificate che abbiamo ricevuto sulla manifestazione di domenica 11 Giugno. Tali prescrizioni che non contengono elementi di criticità specifici se venissero accettate potrebbero essere estendibili a qualsiasi centro storico italiano e costituire un precedente alla limitazione della libertà di espressione delle istanze democratiche, e nello specifico impediscono di attraversare le vie principali del centro storico e i luoghi rappresentativi delle istituzioni politica della città. Gli stessi luoghi che come consuetudine e come accaduto appena due settimane fa sono stati attraversati da una manifestazione cittadina”. E’ dunque confermato il concentramento  alle ore 15.00 dal parco XI settembre.

Intanto aderisce alla mobilitazione anche il collettivo Social Log. Così su Facebook: “La Bologna Meticcia e Antagonista aderisce alla manifestazione contro il G7 sull’ambiente che si terrà a Bologna l’11 giugno. Saremo in piazza con lo striscione della lotta per il diritto all’abitare e contro le grandi opere perché lottare per un miglior modo di abitare il mondo significa fermare la cementificazione e la logica del profitto che sta dietro alle devastazioni ambientali. Tra noi ci saranno le bandiere NoTav della Val Susa che come molte popolazioni in altri territori lottano contro la distruzione della propria terra e contro lo spreco inutile di denaro pubblico che viene investito soltanto per arricchire le lobbies e aziende che stanno dietro alla costruzione di opere inutili. Come inquilini resistenti con social log scendere in piazza in questa giornata significa affermare la volontà di porre fine all’espansione immobiliare senza limiti ed al consumo di suolo che porta con sé attraverso la buona pratica di autorecupero di abitazioni fatiscenti e insalubri; e l’occupazione dei troppi edifici lasciati vuoti e abbandonati per anni in città, per incuria o speculazione che gridano vendetta davanti all’emergenza abitativa e all’ambiente.”