Chiederanno ai sindacati uno sciopero «per la prima data utile». Pubblichiamo il comunicato diffuso dopo aver incontrato il Comune giovedì scorso.
Un breve resoconto della trattativa in Via Cimarosa di giovedì scorso.
Gli enti locali hanno ipotizzato di poter ridurre il taglio da 1,4 milioni a 200-250.000 euro, possibilimente senza “intaccare l’offerta”.
Questo vuol dire che c’èun impegno generico a non tagliare “ore operative”, ma ad aprire un ragionamento per togliere risorse da fondi cassa degli interventi e altre voci.
Nello stesso tempo non possiamo essere d’accordo con l’ipotesi di tagliare due o trecentomila euro togliendo risorse dai fondi cassa degli interventi, dalla programmazione o dai rimborsi chilometrici.
Sarebbe una follia, ci verrebbe tolto con una mano quello che ci viene lasciato dall’altra.
ASC e Comuni si sono impegnati a fare un nuovo incontro con i sindacati dopo il 13-14 aprile. In quei giorni ci sarà una conferenza metropolitana sul tema sociosanitario in cui saranno distribuiti nuovi fondi regionali.
In tema di prevenzione, ASC ritiene di poter ridurre il taglio da 250.000 a 80.000.
Il taglio inizialmente proposto era di 35.000 euro su educazione al lavoro, 34.000 su educativa di strada, i restanti 190.000 su gruppi socioeducativi e interventi individuali.
Si sostiene di aver trovato oltre 100.000 euro, da sommare ai 60.000 “reperiti” per coprire il periodo gennaio-marzo.
Il prossimo incontro tra le parti sociali sarò il 28 aprile.
Sottolineiamo che tutto quello che è stato ottenuto fino ad ora è il risultato dello sforzo congiunto di educatori, genitori e sindacati.
Non a caso la nostra presenza durante la trattativa è stata molto efficace.
Nonstante l’incontro sia stato spostato all’ultimo dalla sede del Comune a Via Cimarosa, sono arrivate diverse decine di educatori. Le colleghe e i colleghi presenti sono entrati in ASC e hanno volantinato all’interno.
Se si è potuti passare da 1,4 milioni a una proposta di 250.000 euro, pensiamo che la nostra mobilitazione sia stata molto efficace.
Ma non molleremo e ci prepariamo a chiedere ai sindacati uno sciopero per la prima data utile, non solo perchè il nostro obiettivo è l’azzeramento dei tagli, ma anche perchè non vogliamo che il conto (salato) ci sia presentato con il bando di gara che uscirà a settembre.
Neanche mezz’ora di meno.
Educatrici ed educatori contro i tagli
> Nell’ambito del progetto inCassati!, promosso da Vag61 in collaborazione con Zic, prosegue la rubrica che raccoglie esperienze di resistenza e di lotta portate avanti dai lavoratori colpiti dalla crisi.
La redazione di Zeroincondotta