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“Casa per tutti”, ma in Comune volano le manganellate

Impedito ad Asia-Usb l’accesso al cortile, per una conferenza stampa: “Il sindaco si nasconde dietro la polizia”. Oggi alle 18,30 assemblea. E Social Log: oggi altri due sfratti rinviati.

29 Gennaio 2016 - 17:07

12592401_458285591034051_8673606234646407285_nMomenti di tensione oggi all’ingresso di Palazzo d’Accursio, in piazza Maggiore a Bologna, dove gli occupanti e i manifestanti per il diritto alla casa guidati da Asia-Usb si sono presentati per una conferenza stampa nel cortile del Comune dopo una manifestazione svolta sotto la Prefettura. Arrivati sul posto ad attenderli c’era un cordone di forze dell’ordine a chiudere l’ingresso del palazzo. Questo quanto si legge nella pagina Facebook del sindacato di base: “L’unica risposta del Comune alla richiesta di poter fare una conferenza stampa è quella di schierare la polizia armata di scudi e manganelli e respingere la richiesta di parlare. Questa è la loro democrazia”. Quando i manifestanti hanno provato a fare un passo avanti per entrare in Comune, una decina di uomini appartenenti a polizia e carabinieri, in assetto antisommossa, hanno bloccato il loro passaggio e sono volati spintoni e manganelli.

Asia chiede che il Comune assuma la proprietà dello stabile occupato di via Irnerio (appartiene al Policlinico Sant’Orsola), regolarizzando cosi’ l’occupazione e applicando un canone d’affitto ridotto per gli inquilini che sono gia’ al suo interno. Per la scuola occupata in via Toscana, invece, essendo inserita in un piano di riqualificazione, le strade secondo il sindacato sarebbero due: regolarizzare anche in questo caso l’occupazione o reperire altri alloggi “non temporanei” per gli occupanti, ad esempio sfruttando le caserme Sani e Stamoto inutilizzate da anni.

Poco prima una delegazione di Asia-Usb era riuscita ad ottenere un incontro in Prefettura, ma come da loro stessi dichiarato non hanno ottenuto “nessuna possibilità di dialogo con la Prefettura che chiude le porte alla trattativa”. Sugli striscioni mostrati nel corteo da una piazza all’altra le scritte: “Stop sfratti e sgomberi. Casa per tutti”.

(l’articolo prosegue sotto il video, diffuso da Asia Usb)

Nel pomeriggio, Asia torna su quanto accaduto in Comune con un comunicato: “L’accesso al Palazzo ci è stato impedito dalla polizia, che ha colpito con calci e manganelli e minacciando arresti, e che di fatto ha negato un diritto, quello di espressione, garantito anche dalla costituzione. Dunque, la conferenza si è tenta all’esterno, denunciando non solo la mancanza di soluzioni efficaci ma anche la non volontà di dialogo. E’ chiaro che, di fronte a un’emergenza che non sanno o non vogliono gestire, il sindaco e gli assessori si nascondono dietro la polizia per non confrontarsi con i cittadini che loro stessi stanno privando di un diritto. Eppure le soluzioni ci sono, utilizzare gli spazi vuoti in città come alloggi in quota Erp da destinare a chi è senza casa, e magari dare lavoro, restaurando e rendendo abitabili questi edifici a tutti quelli che hanno perso la casa a causa della disoccupazione. Per questo noi andremo avanti, organizzando presto un convegno sul diritto all’abitare da cui escano proposte operative di soluzione. Se il Comune non sa o non vuole farle le faremo noi. Per cominciare a discuterne, e per informare sulla situazione abitativa, invitiamo tutti a un’assemblea pubblica oggi alle 18,30 alle Case occupate ‘Nelson Mandela’ in via Irnerio 13/15, aperta al quartiere e alla cittadinanza per costruire percorsi di unità e collaborazione per rivendicare un diritto che non deve essere tolto a nessuno”.

12630873_10208043600915083_352283352_oSempre oggi, poi, si registrano altri due sfratti rinviati grazie ai picchetti degli attivisti che in città si battono per il diritto alla casa. Racconta Social Log: “Settimana intensa per il Comitato Inquilini resistenti, nel quinto giorno consecutivo di resistenza agli sfratti, ottava vittoria! Oggi in due punti differenti della città altrettanti picchetti hanno dato la possibilità alla famiglai di Sergio, Anna e le loro tre figlie e per la famiglia di Pietro, sua figlia e i nipotini di strappare qualche mese di serenità dall’intenzione degli ufficiali giudiziari e della polizia intervenuta sul posto di metterli per strada. Storie di vite accomunate dalla perdita del lavoro per malattia e la conseguente impossibilità di pagare l’affitto. Sergio già in casa popolare da anni e Pietro in attesa che la lenta burocrazia Acer pubblichi le graduatorie, hanno stretto le fila della solidarietà insieme ai compagni di lotta del Galaxy, delle assemblee delle occupazioni e delle famiglie del Comitato Inquilini impedendo l’esecuzione dello sfratto. Due delle tante storie che in questa settimana di lotta si sono intrecciate tra loro nella resistenza contro gli sfratti, dalla Bolognina a San Donato, da Mazzini fino alla Barca per imporre un blocco che da tempo nelle manifestazioni e nei momenti pubblici è abbiamo richiesto con una moratoria generalizzata degli sfratti, per concedere alle famiglie un passaggio da casa a casa senza subire il trauma della perdita della propria abitazione dello smembramento della famiglia e del baratro dell’assistenza sociale. Mesi importanti quelli strappati in questa settimana di lotta agli sfratti, mesi fondamentali per continuare il cammino intrapreso qualche mese fa con la nascita del Comitato Inquilini Resistenti e che già da domani ci rivedrà impegnati in un piccolo corteo di quartiere, una passeggiata che partirà da Piazza Bonazzi alle 15:30 per attraversare in questa occasione il quartiere Barca e rilanciare insieme le istanze della lotta per la casa, prima tra tutte la moratoria degli sfratti, la fine degli sgomberi delle case occupate e l’abolizione dell’articolo 5!”.