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Casa, i migranti del Lazzaretto in presidio a Palazzo D’Accursio

Saltato l’incontro promesso per fine agosto, in una ventina hanno occupato i corridoi del Comune per chiedere una soluzione abitativa degna per i 45 migranti che vivono in via Fiorini.

16 Settembre 2016 - 18:59

(foto Fb Cispm)Per attirare l’attenzione del Comune sulle sorti dei migranti che vivono in condizioni precarie al Lazzaretto occupato da diversi mesi, questa mattina in diverse decine di occupanti hanno organizzato un presidio a Palazzo D’Accursio. A presentarsi nei corridoi del comune in piazza Maggiore c’erano un gruppo di attivisti del sindacato di base Sgb e della Coalizione internazionale migranti e rifugiati. “La vostra ipocrisia uccide” era lo striscione srotolato dentro al Comune dal gruppo di migranti davanti gli occhi dei frequentatori del palazzo alla presenza degli agenti della municipale.

Le ragioni di questo blitz erano state spigate nei giorni precedenti alla convocazione di questa mattina. Secondo quanto denunciato: “Il 28 luglio durante l’incontro con il capo di gabinetto Valerio Montalto, l’ass. alla casa e all’emergenza abitativa Virginia Gieri, la responsabile di area ‘Benessere di comunità’ dott. M. Adele Mimmi e il referente dei rapporti tra comune e prefettura si era stabilito che saremmo stati riconvocati a fine di agosto per un incontro in cui sarebbero state date risposte concrete e immediatamente attuabili alle richieste da noi espresse”. Ma al 16 di settembre, come raccontato dal Cispm, non c’è stato nessun confronto: “È sempre più evidente come il nuovo corso della giunta Merola prevede la totale negazione ad ogni istanza che provenga dal basso”.

Tra le richieste avanzate e pubblicate su Facebook ci sono: “L’apertura immediata di un centro di terza accoglienza per i 40 rifugiati che dopo lo sgombero del ex Beretta in via XXI Aprile sono ancora attualmente ospiti presso il c.s.o. Lazzaretto nonostante le promesse della giunta precedente, l’ istituzione di una convivenza anagrafica presso il c.s.o Lazzaretto che consenta ai suoi abitanti di disporre del diritto di residenza, e di conseguenza a tutti gli altri diritti negati, maggiore attenzione della questura nel rilascio dei documenti come il rinnovo dei permessi di soggiorno”.