Acabnews Bologna

“Casa Acer in vendita? Oggi niente visite!”

Picchetto di Làbas davanti ad un alloggio (abitato) che l’azienda ha deciso di alienare. Lo stesso collettivo, poi, segnala che da via Zamboni sono state rimosse le stampe che ricordavano la strage di Lampedusa.

09 Ottobre 2014 - 18:08

labRiferisce Làbas, su Faceook: “Oggi, davanti all’appartamento occupato di via Mascarella 98, si sono dati appuntamento Acer ed i possibili acquirenti interessati all’acquisto di uno dei 150 immobili che sono stati messi in vendita dallo stesso ente pubblico. Dopo la segnalazione fatta allo sportello #ioccupo da parte di un inquilino assegnatario di un appartamento Acer della visita in casa sua dei possibili acquirenti, abbiamo fatto un picchetto fuori dalla casa in questione, bloccando con cartelli e striscioni prima l’Acer e poi il ‘possibile acquirente’, ignaro che la casa fosse abitata. Abbiamo spiegato il piano speculativo al quale avrebbe preso parte : una manovra politica assurda, dove gli agenti in causa, Comune di Bologna e Acer, pensano solo a fare cassa in un periodo in cui gli sfratti sono all’ordine del giorno e dove il diritto all’abitare e alla città è sempre meno garantito (come l’articolo 5 dell’ultimo Piano casa). Dopo aver sentito anche la testimonianza dello stesso inquilino l’ acquirente ha disdetto la visita in programma, lasciando l’Acer un’altra volta con niente in mano. Invitiamo tutt* gli inquilini Acer nella stessa condizione a contattarci per tentare di creare dal basso una rete di inquilini per contrastare la svendita del patrimonio pubblico a cui stiamo assistendo”.

lab2Sempre Làbas, intanto, spiega che l’altra notte “sono stati rimosse da via Zamboni le stampe e gli striscioni che ricordavano le vittime della strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e la cacciata di omofobi e fascisti dalle piazze di Bologna della scorsa domenica: pensiamo che chiunque sia stato debba vergognarsi perché dimostra di non avere il minimo rispetto per le vittime della Fortezza Europa, dell’omofobia, dei fascismi! Non ha rispetto per le vite di chi subisce quotidianamente questi meccanismi di discriminazione e di chi ogni giorno lotta per un presente di libertà e diritti per tutt@!”.