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Bruxelles / L’ultradestra prende casa (e soldi)

A pochi passi dalll’Europarlamento apre la sede del partito nazionalista europeo Alliance for peace end freedom, capeggiato da Roberto Fiore di Forza Nuova. Gli antifa belgi: “Rifiutiamo che i fascisti abbiano uno spazio nella nostra città”.

07 Ottobre 2016 - 13:27

Apf BruxellesE’ dallo scorso mese di aprile che a Bruxelles, a poche centinaia di metri dalla sede del Parlamento europeo di place du Luxembourg, è nata la sede del partito Apf, Alleanza per la pace e la libertà (Alliance for peace end freedom). Il partito nazionalista, benché europeo, che si schiera “dalla parte delle famiglie e dei cittadini rispettosi della legge che intendono vivere dignitosamente nella propria patria” e “contrario all’immigrazione” con l’obiettivo di “resistere alla distruzione dei valori tradizionali”, ha come presidente l’italiano Roberto Fiore.

Oltre all’uomo di Forza Nuova, tra i personaggi coinvolti nel progetto politico ci sono numerosi altri leader di partiti politici dell’estrema destra europea come Artemios Matthaiopoulos di Alba Dorata, Jens Puhse dello Npd tedesco e Gonzalo Martin Garcia di Democratia National in Spagna. Ca va sans dire che migranti o movimenti Lgbt non sono di certo i benvenuti nel gruppo.

La sede di questo partito è al 22 di place Meuus, una piazzetta la cui vicinanza con l’europarlamento è talmente ridotta da risultare preoccupante. L’Apf è riuscita ad aprire i locali anche grazie a un importante finanziamento reso possibile dalla plenaria di Strasburgo. Dal 2015 infatti l’Alliance for peace è stato riconosciuto come un partito europeo a tutti gli effetti. E questa dicitura, tutt’altro che formale, gli ha permesso di poter accedere a dei fondi per un totale di 600.000 euro. Soldi che sono stati incoraggiati grazie alla vicinanza di alcuni eurodeputati.

Più in generale infatti è dalle elezioni europee del 2014 che a Bruxelles, tra le fila dei “Non iscritti”, siedono anche esponenti provenienti dai diversi partiti dell’estrema destra. Tra questi, oltre ai greci di Alba dorata, ci sono anche gli ungheresi dello Jobbik Magyarországért Mozgalom (Movimento per l’Ungheria migliore) e quelli del Partito nazionaldemocratico di Germania.

In queste settimane a Bruxelles l’attenzione verso questo gruppo è cresciuta molto anche grazie a una nuova mobilitazione da parte di gruppi antifascisti che hanno indetto in queste settimane diverse iniziative sia all’interno dei locali dell’università Ulb che nei quartieri. “E’ chiaro che l’estrema destra non ha solo il monopolio del razzismo, del sessismo e dell’autoritarismo nella società europea. E non possiamo negare l’influenza che hanno nel dibattito pubblico. Parallelamente alle azioni violente distilla delle idee nella società rendendole accettabili da parte dell’establishment politico ed economico” si legge nel comunicato diffuso che BXL Zone Antifasciste. Lo stesso gruppo antifascista che ha aggiunto :”In quanto militanti e abitanti di Bruxelles rifiutiamo che i fascisti abbiano uno spazio nella nostra città. Abbiamo lanciato una campagna di mobilitazione con l’obiettivo di fare chiudere questo posto per togliere la terra da sotto ai piedi all’estrema destra. Non permetteremo che si istallino nei nostri quartieri. E non gli lasceremo l’occasione di applicare la loro ideologia”.