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Brescia / Sanatoria, la lotta vince: dal Viminale via libera ai permessi

Dopo quattro giorni di presidio sul sagrato del Duomo, il ministero indica alle prefetture di adeguarsi alla sentenza del consiglio di stato che abolisce la circolare Manganelli

26 Maggio 2011 - 21:13

(dal blog dell’Associazione Diritti per Tutti)

Dopo quattro giorni di presidio permanente sul sagrato del Duomo di Brescia il Ministero degli interni ha dovuto emettere la circolare nella quale indica alle Prefetture di adeguarsi alla sentenza del consiglio di Stato e rilasciare i permessi di soggiorno ai migranti che erano stati esclusi dalla regolarizzazione perche’ avevano subito una condanna per inottemperanza del foglio di espulsione. La determinazione, il coraggio, l’intelligenza, la radicalita’ delle forme di lotta dei migranti e degli antirazzisti hanno vinto. Ora vogliamo il permesso di soggiorno anche per tutti i migranti che sono stati truffati, vogliamo il rientro immediato degli espulsi, la liberazione di Harjinder Singh e verita’ e giustizia per Elhdji.

> Il comunicato stampa

Con la lotta si vince.

Dopo otto mesi di lotta, dal presidio davanti agli uffici della Prefettura in settembre all’occupazione della gru per 17 giorni fino al recente presidio di quattro giorni sul sagrato del Duomo di Brescia, e le due sentenze del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia Europea, il Governo e il Ministero dell’Interno sono stati costretti a diramare una circolare che riconosce i diritti dei migranti che avevano fatto domanda di sanatoria nel 2009. La condanna per non aver obbedito all’espulsione non è ostativa per l’ottenimento del permesso di soggiorno.

Sono stati mesi molto duri e difficili in cui ci siamo scontrati con il razzismo istituzionale dell’amministrazione comunale e della Prefettura, con politiche securitarie che vedono i migranti come un problema di ordine pubblico, con la repressione e le espulsioni dei migranti che in prima persona hanno portato avanti la lotta. Sono stati però anche mesi che hanno insegnato molto. Dalla solidarietà tra migranti, tra antirazzisti e migranti, tra migranti e una parte significativa della città, alla necessità dell’autorganizzazione dei migranti, del conflitto sociale per affermare i propri diritti. La determinazione dei migranti è stato un esempio per tutti coloro, nativi e migranti, che sono costretti a subire discriminazioni, tagli dello stato sociale, peggioramento delle condizioni di reddito e di vita.

Oggi possiamo dire che con la lotta si vince, un passo importante è stato fatto ma non ci fermeremo.

Se i migranti che sono stati condannati per la cosiddetta clandestinità avranno il permesso di soggiorno, ci sono ancora purtroppo migliaia di migranti che sono stati truffati da imprenditori senza scrupoli che stanno aspettando il permesso di soggiorno. Questa è l’ennesima dimostrazione che la legge Bossi-Fini, con il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, produce solo clandestinità, precarietà e sfruttamento.

Per noi questa vittoria è solo una tappa, la lotta dei migranti e degli antirazzisti contro il razzismo istituzionale continuerà.

Brescia 26 maggio 2011

Presidio sopra e sotto la gru

Associazione Diritti per Tutti