Attualità

Brasile / Scuole occupate contro la riforma dell’istruzione

Gli studenti medi in lotta contro le proposte di legge a danno dell’insegnamento pubblico. Settecento istituti occupati nel solo stato del Paranà, tra i più sofferenti in tema di diritto allo studio.

19 Ottobre 2016 - 19:28

foto midia ninjaCentinaia di studenti delle scuole superiori hanno sfilato ieri per le vie del centro di San Paolo contro la riforma delle scuole superiori proposta dal Ministro della Pubblica Istruzione, chiamata Misura Provvisoria 746.

La MP 746 modificherebbe la Legge sulle Linee Direttrici e le Basi dell’Educazione per adottare, tra le altre cose, il turno integrale e la riduzione delle discipline obbligatorie, applicando una metodologia di insegnamento per moduli tematici scelti dagli alunni e secondo gli interessi professionali. Approvando questa riforma, l’insegnamento di Arti, Educazione Fisica, Sociologia, Filosofia e Spagnolo diventerebbe facoltativo.

La MP 746 vuole alterare i capisaldi dell’insegnamento pubblico, modificando in peggio i termini per l’assunzione degli insegnanti e dell’istruzione obbligatoria integrale, introducendo un cambiamento radicale nelle dinamiche della scuola pubblica. Tutto questo senza prima risolvere i problemi più urgenti della intera rete scolastica come la mancanza di pasti, insegnanti e libri, e con gli studenti che vengono stipati in classi sovraffollate, spesso in edifici fatiscenti.

La protesta è autorganizzata e ha riunito tutti gli studenti organizzati dei collettivi e non solo, per dare forza alla lotta contro la riforma che è in corso in diversi stati del paese attraverso le occupazioni delle scuole.

Ci sono circa 800 scuole occupate in tutto il Brasile, e solo nello stato del Paraná più di 700 sono in questo momento sotto il controllo degli studenti: non solo in contrasto con la riforma, ma anche contro la proposta di riforma costituzionale detta PEC 241, che tra le altre cose congelerebbe gli investimenti pubblici nell’istruzione per i prossimi vent’anni.