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Brasile / Movimenti in piazza contro il governo golpista

Lacrimogeni e proiettili stordenti della polizia militare contro i manifestanti scesi in piazza per contestare l’esecutivo insediatosi dopo l’impeachment di Roussef.

02 Settembre 2016 - 12:17

foto Midia Ninja(traduzione di Zeroincondotta da Mídia Ninja)

“Non cederemo!” Questo è il grido che riecheggia per le strade di San Paolo, la parola d’ordine dell’ondata di manifestazioni contro il colpo di stato parlamentare, che si è consolidato dopo il voto al Senato Federale, dove la presidente Dilma Rousseff è stata definitivamente rimossa dalla carica di presidente della repubblica. Circa 20.000 persone hanno invaso oggi (31 agosto, ndr) la Avenida Paulista e la Rua da Consolação nella capitale dello stato di S.Paulo, esigendo l’immediata fine del governo golpista di Michel Temer.

La democrazia si è scontrata nuovamente contro il fascismo e l’autoritarismo della polizia militare, che ha represso con violenza la manifestazione che passava pacificamente lungo le strade. Centinaia di militari dei reparti antisommossa hanno lanciato un’ondata di proiettili di gomma, gas lacrimogeni e proiettili stordenti in diversi punti di Rua da Consolação, facendo disperdere in piccoli gruppi i manifestanti che sono andati in diverse parti del centro.

Questa è la terza volta in tre giorni che le forze di polizia del governatore dello stato di S.Paulo Geraldo Alckmin, alleato con il golpista nuovo capo del governo Michel Temer, decimano – con un enorme arsenale – le manifestazioni contro il colpo di stato.foto Midia Ninja

Il maggior numero di persone che ha resistito al primo assalto è andato in Praça da República, dove ha deciso di dirigersi verso l’edificio del quotidiano Folha de S.Paulo (molto vicino ai sostenitori del nuovo governo, ndr) e assediarlo. La facciata del locale è stata sommersa da lanci di pietre e le pareti riempite di scritte contro i golpisti. Una macchina della polizia civile è stata distrutta e le finestre di diverse agenzie sono state rotte.

A quel punto la violenza della polizia è cresciuta. Con cannoni d’acqua e lacrimogeni la piazza Princesa Isabel, accanto alla sede del giornale, è stata trasformata in uno scenario di vera e propria guerra in cui i manifestanti si difendevano come meglio potevano, cercando di sfuggire alla pioggia di gas che ha dominato il cielo della strada. Circa 200 persone sono rimaste a resistere alla persecuzione della polizia.

La strategia della polizia militare è diventata chiara solo successivamente: con l’intenso attacco da parte della forza militare, il gruppo è stato spinto verso Rua Piracicaba, nella zona conosciuta come Cracolândia (per il diffuso consumo di crac, ndr), importante snodo dello smercio di droga del centro città. Ricevendo getti d’acqua e proiettili da un lato, ed essendo attaccati e derubati dall’altro, si è creata una vera e propria “striscia di Gaza” con diversi furti. Oltre ai manifestanti, numerosi giornalisti che seguivano la manifestazione sono stati derubati delle loro attrezzature.

La mobilitazione è solo all’inizio e nuove giornate di lotta contro il colpo di stato ripartiranno dalle strade di San Paolo. La repressione si sta intensificando, senza che i media controllati dai golpisti diano il giusto peso alle gravi violazioni dei diritti umani che si ripetono da parte della polizia militare contro i manifestanti.

foto Midia Ninja