Attualità

Brasile / L’olimpiade insanguinata dalla polizia

Solo a Rio De Janeiro a maggio uccise dagli agenti quaranta persone: come già ai mondiali di calcio 2014, è una pulizia etnica e sociale a scandire il countdown dei giochi che inizieranno il 5 agosto.

07 Luglio 2016 - 15:01
Brasile proteste Rio 2016 (foto Midia Ninja)
“Rio 2016 i giochi dell’esclusione”, manifestazione del 5 luglio 2016 (foto Midia Ninja)

La settimana scorsa Amnesty International Brasile ha pubblicato un rapporto in cui denuncia l’aumento delle morti per mano delle forze di polizia nella città e nello stato di Rio de Janeiro durante il mese di maggio 2016, mettendo in evidenza come delle statistiche simili si fossero registrate anche due anni fa, in occasione dei mondiali di calcio del 2014.

Dal sito dell’associazione: “I numeri allarmanti sugli omicidi commessi dalla polizia nel maggio 2016, pubblicati alla fine di giugno dall’Isp (Istituto di Sicurezza Pubblica), confermano l’allarme che Amnesty International Brasile ha ripetutamente lanciato relativamente all’aumento della violenza della polizia e di altre violazioni dei diritti umani nel contesto dei Giochi Olimpici. Secondo l’Isp, nella sola città di Rio de Janeiro si sono registrati 40 omicidi dovuti alle azioni di polizia nell’ultimo mese di maggio, un aumento del 135%  comparato con i 17 morti nello stesso periodo dello scorso anno. Nello Stato di Rio de Janeiro questo numero è passato da 44 a 84, evidenziando un aumento del 90%. Alla vigilia di un altro mega-evento sportivo a Rio de Janeiro, le autorità continuano a sbagliare in maniera inaccettabile nel controllo dell’uso della forza letale da parte degli agenti e nel garantire sicurezza a tutti gli abitanti della città, in particolare a quelli che vivono nelle favelas’, queste le parole di Atila Roque, direttore di Amnesty International Brasile. Secondo l’organizzazione, si tratta di una tragedia che si sta consumando dal 2014, quando il numero degli omicidi commessi dai poliziotti aumentò del 40% a Rio de Janeiro nell’anno della Coppa del Mondo.”

Polizia brasiliana (foto Midia Ninja)La violenza da parte delle forze di polizia si concentra principalmente sui giovani neri che abitano le favelas della città. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’uccisione di un sedicenne, ferito a morte da un colpo di pistola sparato alla testa dagli agenti durante un blitz nella favela Morro do Borel di Rio. Le autorità hanno giustificato l’azione sostenendo che vi fosse in corso una sparatoria con dei narcotrafficanti, ma le testimonianze degli abitanti della zona sono tutte concordi nel dire che non si stava verificando nulla. Il giovane è morto dopo essere stato portato dagli stessi agenti in ospedale e all’omicidio è seguita una protesta degli abitanti della favela, repressa con lacrimogeni e proiettili di gomma e con l’imposizione del coprifuoco durante la notte.

L’inizio delle olimpiadi a Rio è previsto per il 5 agosto, ed è immaginabile un aumento della violenza da parte della polizia nelle prossime settimane, in quella che si configura ancora una volta come un’operazione di pulizia sociale ed etnica ai danni delle minoranze e dei più poveri in preparazione del nuovo mega-evento sportivo.

Condividi